Processione S. Rocco. Il Vescovo di Locri minaccia sospensione
E' certamente una processione singolare, quasi unica nel suo genere, quella in onore di San Rocco, protettore di Gioiosa Jonica, in Provincia di Reggio Calabria. Balli e suono incessante di tamburi dal mattino al tramonto che hanno fatto interessare anche le agenzie pubblicitarie di tutto il mondo. La statua di San Rocco avanza, portata a spalla, durante tutta la giornata, mentre i fedeli la seguono ballando la tarantella. Una stupenda nota di folklore, che però conserva poco dell'originale spiritualità che spinse nei secoli i fedeli a ballare in onore del loro santo patrono. Ed ecco che il Vescovo di Locri, Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, nel firmare il manifesto religioso di San Rocco, lancia un severo monito: "se la processione non ritorna un momento religioso e spirituale, la Chiesa sarà costretta a non riconoscerla ed essa verrà sospesa". Dunque monsignor Morosini chiede ai fedeli di osservare alcuni momenti di meditazione, preghiera e canto, oltre che di ballo e suono di tamburi. In sostanza, se al ballo si unisce la lode, il Signore e San Rocco gradiranno, ed il Vescovo non cancellera' la processione. Una possibilita', questa, chiaramente espressa nel messaggio scritto sul manifesto, nel quale monsignor Morosini afferma che "non lo vuole nessuno", ma, se la processione dovesse continuare a sostituire la tarantella alla preghiera, non ci sara' altra scelta.