Catanzaro: nuovo sgombero di nomadi a Giovino
Un nuovo sgombero di nomadi dalla pineta di Giovino è stato messo in atto, questa mattina, dai vigili urbani guidati dal comandante Antonio Salerno. Alla presenza, tra gli altri, del delegato alla sicurezza della Giunta, Fiorentino Gallo, e del capo del distaccamento della polizia municipale di Catanzaro marina, maggiore Salvatore Furriolo, i vigili sono entrati in azione per intimare ai nomadi, accampati tra gli alberi, di abbandonare l’area. “Un’operazione – ha precisato l’assessore alla Sicurezza Raffaele Salerno - che è avvenuta senza incidenti e che è servita a tenere alta l’attenzione sui temi della sicurezza in un quartiere in cui, con una certa frequenza, fanno capolino camper e mezzi di girovaghi. C’è da complimentarsi con i vigili urbani i quali, tra mille difficoltà legate soprattutto alla carenza di personale, riescono a portare a termine operazioni del genere che sono molto apprezzate dai cittadini”. “Bisogna insistere con questi interventi – ha sottolineato il capogruppo di Fli, Eugenio Riccio – per far capire che su Giovino c’è un controllo costante e che non si possono tollerare comportamenti che non rispettano le elementari regole della legalità. Anche alla luce di quanto accaduto qualche settimana addietro con la terribile vicenda dello stupro consumatosi nella pineta, è importante dare ai cittadini un segnale tangibile della presenza delle forze dell’ordine sul territorio. E pur con la scarsezza di uomini e mezzi che caratterizza il corpo della Polizia municipale, c’è da sottolineare il grande sforzo che, in questo senso, si sta attuando. Anche l’apertura del distaccamento di Catanzaro marina – ha concluso Riccio – va in questa direzione”. Da parte sua il delegato alla sicurezza della Giunta, Fiorentino Gallo, ha sottolineato come “il ruolo dei vigili urbani non sia certo solo quello di governare il traffico. Tra i tanti compiti – ha affermato – c’è anche quello di un’efficace azione di controllo del territorio, soprattutto in questo periodo storico in cui, purtroppo, non sono mancati azioni di microcriminalità che hanno resa più debole la percezione della sicurezza da parte dei cittadini”.