Serata in onore di Roberto Soldatini alla Lega Navale di Crotone
Alla Lega navale di Crotone, ieri serata in onore di un ospite speciale. Nel suo peregrinare per mare,è tornato alla Lega navale di Crotone, Roberto Soldatini, il violoncellista e direttore d'orchestra che ha scelto di vivere in barca a vela. Ormai da cinque anni Roberto Soldatini alterna sei mesi in porto nella città che lo ha adottato, Napoli, e sei mesi di navigazione in solitario, insieme a un compagno d'eccezione, Stradi, un violoncello vecchio di trecento anni. Nel suo periplo nel Mediterraneo, la Lega navale di Crotone rappresenta per Soldatini un approdo sicuro e caro. Il maestro, accolto da un pubblico numeroso, con in testa il presidente della Lni di Crotone, Giovanni Pugliese, è stato presente ieri sera con un duplice appuntamento: la presentazione del suo nuovo libro "Sinfonie mediterranee" (Edizioni Nutrimenti, con prefazione di Donatella Bianchi) e un intrattenimento musicale, contributo musicale dell'autore. Per quanto riguarda la presentazione del libro "Sinfonie mediterranee", che segue alla "Musica del mare", sua prima fatica letteraria, classificatasi al secondo posto del Premio Carlo Marincovich, è il racconto della quarta, lunga rotta, alla ricerca dell'armonia e della bellezza, attraverso la storia, la musica, il cuore della gente del Mare Nostrum. Un viaggio di seimila cinquecento chilometri d'acqua scorsi sotto la chiglia di Denecia, in lungo e in largo per il Mediterraneo. Dall'Italia alla Grecia dello Ionio e dell'Egeo, dall'Albania al Montenegro, la Croazia e la Slovenia,passando per CROTONE . Una rotta non prestabilita, ma tracciata seguendo il vento. Novantadue meravigliosi approdi, tra cui la Lega navale di Crotone, che si dipanano in un diario che è anche una sorta di guida per un diverso modo di viaggiare.
“E’ vero - ha raccontato Soldatini- dormo cullato da un lieve dondolio, posso gustarmi un aperitivo al tramonto con i gabbiani che svolazzano sulla barca, leggere un libro accucciato in cabina con il ticchettio della pioggia sulla coperta. Ma devo affrontare da solo i momenti di grande difficoltà. Nella mia prima avventura, quella che ho raccontato nel mio primo libro “La Musica del mare” (Nutrimenti), mi sono fratturato un piede e sono tornato da Atene a Roma, navigando solo, con una gamba ingessata. Come fosse il karma del mio piede destro, lungo la rotta narrata nel nuovo libro “Sinfonie Medirerranee” (Nutrimenti), la chiusura accidentale di un gavone della barca ha amputato il secondo dito di quel piede. Nonostante le disavventure potrei più vivere senza l’emozione di approdare su un’isola che non conosco, mollare gli ormeggi per tornare a navigare, incontrare nuova gente, tuffarmi in una baia dall’acqua cristallina, nuotare fino a terra e passeggiare su una spiaggia deserta, cambiare città senza programmi, affrontare una burrasca, entrare poi sano e salvo in porto e rendermi conto di quello che sono riuscito a fare, tornare dagli amici dopo tanti mesi, stare al timone da solo, ascoltando il suono del vento, quello che rigenera gonfiando le vele, quello delle onde che si frangono, dello scafo che le solca e vedere i delfini quasi danzare a poca distanza dalla mia barca. Mi è successo una volta, mente suonavo il Cigno di Saint Saens".
In questa nuova rotta- tournée, Soldatini punta dritto verso la Sardegna. “Mi allungherò forse alle Baleari e a Barcellona – dice- in rotta per la Costa Azzurra, dove presenterò La musica del mare, pubblicato in francese. Il prossimo anno, però, tornerò nell’Egeo per lavorare al terzo e al quarto libro, che ho già iniziato a scrivere”. Ha moderato la serata la giornalista Patrizia Pagliuso.