Pesca: Procura Reggio Calabria ordina sequestri in Puglia e Sicilia
È di 4.521 kg di prodotti ittici sequestrati, 4.500 euro di sanzioni amministrative contestate e nove persone denunciate per violazione delle norme in materia igienico-sanitaria il bilancio di un'operazione disposta dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria ed eseguita da personale delle Capitanerie di Porto di Reggio Calabria, Bari, Manfredonia (Fg) e Messina in alcune pescherie di Manfredonia e della città siciliana. Lo rende noto l’Agi.
Le indagini, coordinate dal Procuratore Aggiunto Dominijanni e dal Sostituto Procuratore Calamita, secondo quanto reso noto, sono scaturite dopo il sequestro di 310 kg di novellame di sarda eseguito l'11 marzo scorso nei pressi degli imbarchi per la Sicilia dal personale della Guardia Costiera reggina. Nella stessa circostanza – scrive l’Agi- furono sequestrati alcuni documenti fiscali, che, dopo un'attenta analisi, indussero il magistrato titolare delle indagini ad effettuare ulteriori accertamenti. Nell'ambito di perquisizioni disposte dalla Procura reggina, che portarono all'ulteriore sequestro di prodotti ittici e documentazione ritenuta utile alle indagini, furono coinvolte per competenza anche le Procure della Repubblica di Foggia e Messina. Le indagini, tuttora in corso, avrebbero fatto emergere, sempre secondo la Procura reggina, "che vi sono forti legami consolidatisi nel tempo tra la marineria pugliese, in particolare quella di Manfredonia e le locali società di commercializzazione di prodotto ittico con accordi commerciali con le società operanti in Sicilia e come le stesse perseguano un unico disegno criminoso volto al raggiungimento del massimo risultato, eludendo qualsivoglia controllo e introitando il massimo ingiusto profitto ai danni del patrimonio indisponibile dello Stato e dell'ecosistema, nonché violando di fatto tutte le norme in materia igienico sanitaria, fiscale e commerciale".