Associazione cittadini: “Reggio Calabria è una città in declino”
"L’amministrazione Falcomatà al di là dei buoni propositi, non ha saputo o voluto individuare un ordine di priorità delle esigenze, cioè su dove e come puntare per garantire il lavoro e dare soluzione ai bisogni o assicurare i servizi indispensabili. E nemmeno nel semplice ruolo di datore di lavoro è stata sempre capace di assolvere ai propri obblighi, riorganizzando la macchina comunale ed i servizi, in un riordino ancora lontano dal realizzarsi."
Lo si legge in una nota di Giuseppe Puntillo dell'Associazione Cittadini. "In due anni - aggiunge Puntillo - la Giunta si è avvitata nell’obiettivo, finora mancato, di sistemare i fallimentari bilanci di Palazzo San Giorgio, mostrando in materia forti limiti, se ancora oggi non c’è un piano di riequilibrio decennale autorizzato e soprattutto sostenibile. Il tentativo di riequilibrio finanziario, inoltre, rischierà di compromettere il buon funzionamento di alcuni servizi come quelli legati ai sistemi idrico, trasportistico del sistema dei rifiuti. Non si è data soluzione e garanzia all’offerta dei servizi minimi per la collettività sulla gestione qualitativa dei servizi di raccolta rifiuti, sul miglioramento dell’efficienza del servizio di trasporto pubblico, del sistema idrico, dei servizi sociali, della tutela del verde, del risanamento, servizi di asilo nido, mense e riscaldamento per le strutture scolastiche. L’amministrazione comunale si è limitata a gestire la fase conclusiva di progetti e finanziamenti ottenuti dalle precedenti amministrazioni sostanziando la propria attività nella realizzazione di discutibili piste ciclabili o di isole pedonali mordi e fuggi."
"Un azzardato modo di agire - chiude la nota - che ha compromesso ogni azione amministrativa, tolto certezze ai dipendenti diretti e a tutti coloro che operano nelle società che lavorano sui servizi alla comunità, direttamente o indirettamente, reso insomma precari oltre ai lavoratori anche i servizi per i cittadini. La città di Reggio Calabria, certifica un ulteriore arretramento e un’azione politico-amministrativa che non si è occupata del lavoro e dello sviluppo, arrivando in qualche occasione a distruggere occasioni di lavoro, senza individuare neppure concrete alternative. Non saranno certo i parchi o le passeggiate a mare che potranno garantire lavoro ai giovani reggini o potranno contenere le perdite continue e costanti di attività lavorative e occupazione. D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda (Italo Calvino).”