Giovani picchiati a Vibo Marina: in due tornano in libertà, gli altri ai domiciliari
Erano stati sottoposti a fermo, martedì scorso, con l’accusa di aver aggredito e picchiato un gruppo di ragazzi per una lite avvenuta in strada, per le vie di Vibo Marina.
Nel corso dell’udienza di convalida (in cui i quattro giovani erano difesi dagli avvocati Giuseppe Di Renzo, Giuseppe Morelli, Francesco Muzzopappa e Pamela Tassone) il Gip Gabriella Lupoli ha però rimesso in libertà due di loro, Giuseppe Alessandro Tomaino (21 anni) e Giuseppe D’ambrosio (23), disponendo gli arresti domiciliari per gli altri: Luigi Federici (18) e Daniele Nazzareno Lagrotteria (21). Nella decisione relativa a quest’ultimi, difatti, avrebbe pesato l’accusa rispettivamente di detenzioni di armi e droga e di rapina.
I quattro erano stati fermati dalla squadra mobile dopo che gli agenti erano intervenuti, durante la notte precedente e dopo aver risposto ad una chiamata d’aiuto da parte delle presunte vittime che, stando al loro racconto, dopo la lite per una precedenza non data sarebbero stati inseguiti e picchiati prima di rifugiarsi all’interno del comando locale dei Vigili del Fuoco.
Durante l’aggressione a una delle vittime sarebbe stata strappata una collana in oro e, sempre secondo gli inquirenti, i quattro fermati si sarebbero anche impossessati della loro auto, poi però riportata nello stesso luogo in cui era stata presa. Gli investigatori erano risaliti ai quattro individuandone dapprima due nei pressi del luogo dell’accaduto e gli altri in base alle testimonianze delle presunte vittime e visionando le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza presenti sul posto.
Eseguite delle perquisizioni si sarebbe poi scoperto che il 18enne avrebbe detenuto della marijuana, delle cartucce per pistola e un caricatore. Nel cortile dove abitano invece i due 21enni vennero trovate due cartucce per fucile e dell’altra marijuana.