Quando stare insieme fa bene alla salute con il Festival del sociale a Soverato
Nell’anfiteatro comunale di Soverato è andato in scena sabato scorso uno straordinario momento di partecipazione e di integrazione tra i mondi della sanità, del volontariato e dei diversamente abili in occasione della settima edizione del “Festival del sociale”.
L’evento, ideato dalla Life communication - realizzato con la collaborazione del Comune di Soverato ed il patrocinio dell’Asp di Catanzaro e del dipartimento della Salute dell’Università Magna Graecia di Catanzaro - è tornato dopo una pausa di tre anni a far battere forte i cuori degli spettatori e degli speciali protagonisti saliti sul palco per condividere un importante messaggio di speranza a sostegno della cosiddetta “area del disagio” che vede impegnate diverse realtà presenti sul territorio.
La giornata ha avuto inizio, infatti, nel pomeriggio con l’apertura del village del sociale, grazie alla collaborazione nell’allestimento di CSV di Catanzaro e Fondazione Betania, a cura delle associazioni coordinate da Maria Caterina Anoja, responsabile dell'UO di Neuropsichiatria dell’Infanzia e Adolescenza di Soverato: Attivamente coinvolte, Mondo rosa, Fondazione Betania, Sole nascente, Gruppo volontari Emmaus, ARCAT Calabria, AMA Calabria, Ens sezione provinciale Catanzaro, G.R.E.C.A., A.FA.D.I., AISM Catanzaro, Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Catanzaro, Forum cittadini punto d’ascolto casa della salute, Ordine di Malta.
Presente anche l’Asp con un proprio spazio dedicato ai servizi di cura delle dipendenze, Neuropsichiatria e della Casa della salute di Chiaravalle. Le associazioni hanno offerto ai cittadini informazioni circa i servizi realizzati dalle diverse strutture con l’obiettivo di far capire l’importanza dello stare insieme e di fare rete a sostegno di chi ha più bisogno.
La giornata è entrata nel vivo con lo spettacolo, condotto da Domenico Gareri insieme a Caterina Menichini, per la direzione artistica di Franco Montesano, direttore dell’Uoc Sert Soverato. La serata, che sarà oggetto di una produzione televisiva in onda su Padre Pio Tv, ha visto salire sul palco anche medici e amministratori, operanti all’interno dell’azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e dell’Università, come autentici “ambasciatori del sociale”: oltre allo stesso Montesano, alle tastiere e alla fisarmonica, si sono esibiti anche Saverio Palermo con il gruppo “Musical box”, Gregorio Cerminara e il direttore generale dell’Asp, Giuseppe Perri, che ha vestito i panni di cantante intonando un classico dei Nomadi.
La serata è stata impreziosita dalle coreografie della scuola Artedanza di Giovanni Calabrò, dai momenti musicali con Anastasia Franco e Davide Cerullo e dall’intervento di Valentina Abramo. Coloro che hanno emozionato di più il pubblico sono stati gli artisti delle associazioni Afadi, del Coro dell’Unione ciechi, Arcat Calabria, Maurizio Scarpa dell’Ens, Fabbrica dei sogni, Ama Calabria e Ali d’Aquila. Straordinario il contributo di Fra Leonardo Civitavecchia, che segue da vicino le attività di una casa anziani a Foggia e ha voluto regalare al pubblico due sue canzoni dedicate al Signore.
Ha portato i propri saluti istituzionali anche il sindaco di Soverato, Ernesto Alecci, mentre nel corso della serata sono stati consegnati i Premi Festival del sociale, realizzati da Michele Affidato, e assegnati da una giuria prestigiosa presieduta da S.E. mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catanzaro-Squillace e presidente della Cec Calabria, e composta dal dg dell’Asp, Perri, dal direttore del dipartimento Salute dell’UMG, Giovanbattista De Sarro, dal presidente del Gruppo Giovani imprenditori di Confindustria Catanzaro, Caterina Froio, e dal dott. Antonio Todaro.
A ricevere i riconoscimenti sono stati: Francesco Miscioscia in rappresentanza della Rsa “La rinascita” per il festival “Diversamente musica” di S. Caterina dello Jonio; la signora Etelia Caroleo Seminara, presidente dell’associazione Avulss Soverato; Loredana Ligabue per il progetto “Careviger” di Carpi dedicato alle famiglie; il chirurgo maxillofacciale Amerigo Giudice impegnato nelle cure dei bambini del Terzo mondo. Una menzione speciale è stata assegnata alla Casa della salute di Chiaravalle, nella persona di Maurizio Rocca, anticipata da un rvm, da Reggio Emilia, del dott. Carlo Riboldi, esperto nazionale di Casa della salute e welfare sanitario.
La manifestazione ha rappresentato, dunque, l’occasione per creare un contatto stretto e diretto tra le associazioni, l’Asp e l’Università, nonché le istituzioni locali, ponendo le basi per una collaborazione utile a far comprendere meglio i bisogni degli utenti e a promuovere in sinergia i servizi territoriali. Il dg dell’Asp, Giuseppe Perri, ha, infatti, sottolineato la necessità di “far emergere la realtà positiva della sanità catanzarese con l’obiettivo di creare un rapporto più diretto con i cittadini e con gli operatori”.
Anche De Sarro ha aggiunto che la partecipazione dell’università ha dato prova di una collaborazione che vede l’ateneo catanzarese impegnato in importanti attività di formazione e assistenza. Il Festival del sociale, attraverso l’impegno di Domenico Gareri, ha dato vita ad un percorso a sostegno delle fasce deboli che possono rappresentare un esempio positivo di come, mettendo in luce le proprie diverse abilità, sia possibile far emergere il meglio di se: “Un esercito d’amore – ha sottolineato il vescovo Bertolone – che rappresenta una risorsa fondamentale in una società sempre più indifferente”.