Ance Cosenza: bene il finanziamento del primo tratto della SS106

Cosenza Attualità
Giovan Battista Perciaccante

«Esprimiamo compiacimento per il via libera al finanziamento per la messa in sicurezza della strada statale 106, assunto nella riunione del pre-Cipe delle scorse ore, sia perché va nella direzione di rafforzare il sistema infrastrutturale e l’accessibilità verso la Calabria, sia perché avrà importanti ricadute economico-occupazionali per il territorio». Lo dichiara il presidente Giovan Battista Perciaccante, alla guida di Ance Cosenza e del Comitato Mezzogiorno ed Isole ANCE. I lavori interesseranno il primo tratto della statale, nella zona della Sibaritide.

«Abbiamo denunciato più volte che la SS106 presenta criticità diffuse - sottolinea l'imprenditore Perciaccante - sia per le caratteristiche costruttive interessate da sezioni viarie modeste e disomogenee, tracciati plano-altimetrici vetusti e non adeguati ai livelli di traffico, sia per le condizioni di circolazione. Questo primo risultato, che giunge dopo numerose proposte e proteste, va ascritto al lavoro che abbiamo portato avanti con le organizzazioni sindacali, lavoratori, sindaci e amministratori, associazioni, governo regionale e nazionale. L'auspicio è che si vada avanti, speditamente».

Il tratto calabrese della statale è per lo più caratterizzato dalla presenza di una sola carreggiata composta da due corsie, una per senso di marcia, e presenta un tragitto con attraversamento di numerosi centri abitati sviluppatisi attorno alla statale. Nei progetti di ammodernamento si rende necessaria la costruzione di una "statale parallela a scorrimento veloce" per separare il traffico locale da quello a lunga percorrenza o interregionale. Per i vertici di Ance Cosenza, oltre che alla qualità della vita dei calabresi e al turismo, le reti di trasporto, quelle energetiche, idriche e di telecomunicazioni, hanno implicazioni altissime sulle attività d’impresa.

«La carenza di reti infrastrutturali - continua il presidente di Ance Cosenza - condanna le aziende a scontare un divario di produttività, che nessuna politica di incentivi e nessuna riforma del mercato del lavoro è in grado di contrastare. Collegamenti efficienti permetterebbero, tra le altre cose, di aumentare l’esportazione dei prodotti freschi e di incentivare e promuovere un traffico di affari e di lavoro negli altri settori produttivi quali l'agricoltura, la pesca, l'artigianato, l'industria manifatturiera, fino ad oggi penalizzati dalla condizione periferica dell'area rispetto ai mercati nazionali ed esteri».