Pedone investito a Crotone, 65enne muore in ospedale

Crotone Cronaca

Un tragico incidente stradale avvenuto stamani a Crotone è costato la vita ad un uomo di 65 anni. Erano passate da poco le otto del mattino quando la vittima, Vincenzo Corigliano, dipendente comunale che, tra l’altro, era conosciuto per esser stato diversi anni l’autista dell’ex sindaco Pasquale Senatore, uscito da un bar stava attraversano una stradina in Largo Sant’Antonio per dirigersi probabilmente presso un vicino laboratorio d’analisi.

Nel frattempo è sopraggiunta un’auto, una Matiz, alla cui guida era una donna di 50 anni, che lo ha investito. Dai danni riportati dalla vettura, il cui parabrezza come si vede dalle foto è stato frantumato, ed il cofano notevolmente ammaccato, Corigliano dovrebbe aver urtato dapprima contro l’anteriore dell'auto per poi rovinare a terra.

L’autista si è subito fermata per prestare i soccorsi e sul luogo è giunta anche un’ambulanza del 118 che ha trasportato il 65enne presso l’ospedale San Giovanni di Dio, dove i sanitari hanno fatto di tutto per salvare la vita all’uomo che, purtroppo, è poi deceduto nel nosocomio cittadino a causa delle ferite riportare.

Sul posto sono intervenuti i vigili urbani di Crotone e, subito dopo aver appreso del decesso della vittima, il magistrato di turno e la polizia stradale che hanno effettuato i rilievi del caso e disposto i controlli di rito sull’autista del mezzo.

Corigliano, già in passato, qualche anno fa, aveva subito un altro incidente, in moto, che lo tenne in coma per diverso tempo. Da quanto appreso, poi, la Matiz, che si dirigeva in direzione del centro cittadino provenendo da Largo Sant’Antonio, non sembra andasse a velocità sostenuta, tant’è che sull’asfalto non si riportano evidenti segni di pneumatici dovuti ad una brusca frenata.

All’ora dell’incidente, e nella direzione di marcia della vettura, inoltre, il sole solitamente picchia contro: non si potrebbe escludere, pertanto, che la donna sia rimasta abbagliata non vedendo sopraggiungere il 65enne investito. Il tutto è ovviamente da verificare ed al vaglio delle forze dell’ordine intervenute.