Cosentino, dall’Oscar ad art director del Sila Festival
Work in progress, e senza sosta, per la macchina organizzativa della IV edizione del “Sila Festival”. Dai set internazionali, a vagliare le oltre 100 pellicole che concorreranno da tutto il mondo al Festival internazionale di cinema eco ambientale, arte e tradizioni della terra di origine (che si terrà dal 2 al 5 settembre a San Pietro Magisano) sarà una giuria di esperti professionisti capitanata da un art director da Oscar.
Non è più mistero. Sì, ci sarà proprio lui al Festival finanziato dal Cavaliere Raffaele Alberto, generoso imprenditore italo-americano e proprietario di due case di produzione cinematografiche. Il presidente di giuria del Sila Festival sarà Claudio Cosentino (cresciuto a San Vito sullo Jonio, piccolo centro della Calabria), docente all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, che col tempo ha maturato straordinarie competenze nella creazione di mondi fantastici (da sogno, ma anche da incubo), riuscendo ad allestire (armandosi non più di bozzetti, matita e pennello, ma di sofisticatissimi software) spazi che ci mettono in viaggio nel tempo, che concedono tuffi indietro e in avanti, in un passato sfuocato quanto in un futuro ignoto.
Facciamo giusto qualche nome per rendere l’idea dello spessore dei registi italiani e stranieri ai quali Cosentino ha “prestato” la sua magistrale arte. È stato al fianco di Franco Nero (Forever Blues), ha lavorato con Dario Argento (Dracula 3D), con Paolo Bertola (My Lai Four), Salvatore Piscitelli e Sergio Martino. E ancora, lo ritroviamo come scenografo di Calibro 10- Decalogo criminale: film prodotto dal cav. Alberto (Aurelia film Production Company), presentato nel febbraio del 2015, al TCL Ch6 Theaters di Hollywood, con protagonista Franco Nero. Ha creato le scene di serie Tv famosissime (come Montalbano, Ricominciare, Don Matteo), film horror e storici, video musicali, spot, commedie.
Negli ultimi anni ha viaggiato molto, fermandosi soprattutto in Africa e in Asia; in 9 anni ha girato addirittura 10 film in Oriente, che è diventata, dopo la Calabria, la sua seconda casa. E poi il meritato riconoscimento internazionale: lo scorso anno Claudio Cosentino ha ricevuto la Nomination al 2015 ADG Awards-Arts Directors Guild, proprio quella che premia le migliori scenografie per il cinema e la Tv, per le scene del film “King Tut” (“Il destino del faraone”), una miniserie dedicata alla vita di Tutankhamon, interpretata da Ben Kingsley.
Il suo è un lavoro faticoso, compiuto spesso e volentieri dietro le quinte (per costruire le quinte), anche se questa volta per il Sila festival farà qualche eccezione: non solo vestirà i panni di presidente di giuria, ma romperà il ghiaccio da ospite il 2 settembre lasciandosi intervistare dall’artista Gigi Miseferi (nell’Art Village di San Pietro Magisano, dal 2 al 5 settembre, approderanno Alma Manera, Beppe Convertini e Maria Pia Liotta). Sarà un’occasione per conoscere meglio questo straordinario talento calabrese che ha da tempo superato i confini nazionali con le sue scenografie digitali, aprendoci le porte del tempio magico qual è il cinema.
Per ora, il patron del Festival dedicato a Beatrice Tallarico (di San Pietro Magisano, volata via prematuramente a causa di una malattia rara nota come Sindrome di Waterhouse-Friderichsen) e la sua squadra del Sila Festival (Claudio Cosentino; l’esplosiva amministratrice di Pentone, con delega alla cultura e al turismo, e vicepresidente dell’Associazione culturale Sila Festival onlus Giuditta Mattace; lo scenografo Giancarlo Budace; l’operatore Antonio Cefalì) danno appuntamento al 2 settembre, quando la prestigiosa kermesse (sostenuta da Regione, Provincia, comuni presilani e numerose associazioni) prenderà finalmente il via.