Rissa a Le Cannella. La mamma del 22enne: “basta odio sui social! Pregate per Filippo”
“Chi desidera aiutarci può pregare con noi e diffondere questo appello affinché la verità, la dignità e l’onestà di Filippo siano rispettate”.
L’accorato appello alla preghiera arriva da Angela Giaquinta, la mamma di Filippo Verterame, il 22enne che due giorni fa è rimasto coinvolto in una violenta rissa sulla spiaggia di Le Cannella, ad Isola Capo Rizzuto (QUI).
Il giovane - come ormai più che noto - attinto gravemente alla gola da una coltellata, si trova ricoverato da martedì scorso, 19 agosto, nell’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro.
Le sue condizioni sono decisamente difficili, critiche. Vittima, anch’egli, di una rabbia sociale ormai apparentemente incontrollabile, in queste ore sta lottando, “con tutte le sue forze”, tra la vita e la morte: “per restare con noi e continuare a realizzare i suoi sogni, che sarebbero stati un onore per tutta la nostra comunità”, sottolinea la madre in lungo messaggio affidato ai social.
Il dolore della famiglia
Nelle ore successive al fatto, che intanto ha già portato all’arresto di cinque persone (QUI) ritenute coinvolte nella rissa, proprio i social (ma non solo, ahinoi) sono stati protagonisti in negativo, come spesso accade in questi casi.
Voci infondate di un presunto decesso del 22enne hanno dapprima circolato senza vergogna e senza rispetto alcuno per il dolore della famiglia; poi gli immancabili commenti, rabbiosi e gratuiti, anch’essi senza ritegno alcuno, che hanno fatto capolino sul web.
Elementi questi che hanno evidentemente portato la mamma di Filippo a sfogarsi, probabilmente a cercare conforto, in queste ore difficili, parlando direttamente agli odiatori seriali.
“Non si infanghi il suo nome”
“I commenti sciorinati superficialmente sui social - ha scritto Angela Giaquinta - hanno aggiunto tanta rabbia all’immenso dolore, come si può descrivere senza conoscerlo un ragazzo perbene come un teppistello dedito a risse e atti di violenza. Nessuno deve mai più permettersi”.
“Vi chiediamo di rispettare la sua dignità: e tutti voi che lo conoscete e amate – ha aggiunto la mamma - non permettete che il suo nome venga infangato”
“Questo - ha concluso - forse allieverà il mio dolore. Filippo sta combattendo tra la vita e la morte, colpevole solo di lavorare con sincerità, sacrificio e amore… Chiediamo rispetto per la nostra famiglia e soprattutto per Filippo in questo momento difficile. Vi preghiamo di pregare per lui, di evitare diffamazioni o insinuazioni infondate, e di lasciare che la giustizia faccia il suo cammino”.