L’ultimo libro di Abate a Corigliano
La felicità dell’attesa è questo il titolo dell’ultima fatica letteraria dello scrittore Carmine Abate che sarà presentato in occasione di uno spettacolo letterario-musicale sabato 20, alle ore 21.30 nel Quadrato Compagna, a Schiavonea.
L’evento, che si inserisce nella XXIV programmazione socio culturale della Città del Castello Ducale, è patrocinato anche dalla Provincia di Cosenza.
La voce narrante di Carmine Abate sarà accompagnata da Cataldo Perri, uno dei più famosi ed apprezzati interpreti di chitarra battente. Alla lira calabra e violino Piero Gallina, alla fisarmonica Enzo Naccarato ed al tamburello e chitarra Checco Pallone.
“Il primo a partire fu Carmine Leto, il nonno paterno di cui porto il nome”. Comincia così la nuova saga di Carmine Abate che abbraccia quattro generazioni della famiglia Leto, più di un secolo di storie e tre continenti. Come La collina del vento era la storia di una famiglia che rimane e resiste, così La felicità dell’attesa racconta i destini – più che mai attuali – di quanti lasciarono le sponde del Mediterraneo per cercare fortuna altrove, approdando nella “Merica Bona”: una terra dura eppure favolosa, di polvere e grattacieli, sfide e trionfi. È qui, negli States, che un ragazzo partito nel 1903 dal paese arbëresh di Carfizzi, la mitica Hora di Abate, può diventare un campione di bowling noto in tutto il mondo: Andy “The Greek” Varipapa. Proprio lui è il mentore di Jon Leto, l’uomo che parte tre volte: per vendetta, per amore e per lavoro. A Los Angeles, grazie a Andy, Jon incontrerà una giovane donna circonfusa di un fascino magnetico, come il neo ammaliatore sulla sua guancia sinistra: Norma Jeane, non ancora nota con il nome che la renderà un mito. Carmine Abate dà vita a una grandiosa epopea tra l’Italia e il “mondo grande”, che ancora una volta scava nella nostra memoria collettiva e ci racconta di uomini e donne coraggiosi: dal capostipite Carmine Leto, con la sua moglie americana, al figlio Jon e al nipote Carmine, il narratore della storia, che segue le tracce segrete del proprio padre; dal duro lavoro nelle miniere del Meridione alle speranze di riscatto nella “terra promessa” oltreoceano; dalle straordinarie donne del passato a quelle di oggi, come Lina Leto, irrequieta e ribelle, e la figlia Lucy, che ai giorni nostri torna inaspettatamente al paese per riscoprire le proprie radici. Sostenuta da una lingua ricca, fedele all’impasto pieno di sapore che da sempre caratterizza la prosa di Abate, e insieme scandita da un ritmo incalzante, cinematografico, sulle pagine prende forma un’indagine narrativa corale che ha il passo serrato di un giallo – e infatti ruota intorno al mistero di una morte da vendicare – ma che è soprattutto un appassionato apologo sulle partenze e i ritorni, sugli strappi e i sotterranei legami tra le generazioni, sui tempi della vita e sull’amore che può sopravvivere alla morte.