Vittorio Grigòlo per la prima volta al teatro Rendano di Cosenza
Sabato 8 ottobre alle ore 21,00 uno spettacolo che ripercorre la storia d’Italia e le sue icone. Dal Rinascimento alle due Guerre Mondiali, dalla ricostruzione fino all’atmosfera della stagione della “Dolce Vita”, un percorso a ritroso nel tempo raccontato dalla voce e dal talento del tenore italiano Vittorio Grigòlo, accompagnato dalla soprano Mihaela Marcu e dall’Orchestra Sinfonica di Asti. Si tratta dello spettacolo “Italia. Un sogno” che ha iniziato il suo viaggio tra i teatri italiani lo scorso 10 settembre e che approda per la prima volta sul palco del Rendano di Cosenza il prossimo sabato 8 ottobre 2016 alle 21,00; un evento di rilevanza internazionale, assolutamente da non perdere.
Quattordici arie d’opera interpretate da altrettanti cantati e attori coordinati sapientemente dal regista e scenografo inglese John Pascoe, che con maestria ha saputo mettere in piedi uno spettacolo coinvolgente, che rivoluziona il linguaggio dell’Opera e ripropone in chiave attuale significativi eventi storici.
Una sinergia che ha già registrato il tutto esaurito in diverse regioni d’Italia e che impreziosisce il cartellone del teatro di piazza XV Marzo, oltre ad arricchire l’offerta culturale della cittadina dei Bruzi. Non poteva essere altrimenti. Il carisma, la vocalità e la presenza scenica di Grigòlo, il giovane tenore diventato famoso a soli 23 anni, quando debuttò per la prima volta alla Scala di Milano, contribuiscono al successo di questo intenso viaggio tra le grandi icone italiane, come l’arte, la musica, il cinema, la moda, che hanno reso il nostro Paese unico al mondo.
Lo spettacolo, inserito nel tour mondiale dell’erede di Pavarotti, che lo vedrà esibirsi sui palcoscenici più importanti del mondo, come quelli del Metropolitan di New York e il The Royal Opera di Londra, è una vera e propria ricostruzione del passato italiano: il talento degli artisti scelti per interpretarlo, le scenografie e le proiezioni visive ricompongono il puzzle sfaccettato della nostra storia, per una riflessione profonda sull’attualità e gli eventi odierni.