Muore annegata in Cile guida di rafting calabrese
Una guida di rafting originaria di Laino Borgo (Cosenza) e' morta due giorni fa in Cile. Si chiamava Stefano Gioia, 32 anni. Era scomparso dopo il rovesciamento del suo gommone, mentre effettuava una discesa con un gruppo di turisti sul fiume Futaleufù, 1.500 km a sud di Santiago del Cile. Ieri il ritrovamento del suo corpo. Gioia, che era il responsabile del Lao Canyon Rafting di Laino Borgo, era una guida esperta e ogni inverno si recava in un luogo diverso del mondo, per navigare lungo un nuovo fiume, come raccontano i suoi colleghi, che hanno appreso la triste notizia e adesso stanno organizzando una celebrazione in suo onore. Era da poco entrato a far parte dell'agenzia di turismo Cara de Indio, dove lavorava come guida. Era alla sua prima escursione su quel fiume. Il gommone si sarebbe capovolto su una rapida, causando la scomparsa del giovane.Gioia avrebbe aiutato i sei turisti che erano con lui a raggiungere la riva. Ma lui non ce l'ha fatta, a causa di un eccessivo affaticamento, come sostiene il procuratore di Chaite'n (Cile), Jose' Luis Vergara, intervistato dai media locali. Il suo corpo e' stato trovato a quattro chilometri dal luogo del ribaltamento del gommone.