Dirigente Donnici: “Gli alunni frequenteranno la scuola per 40 ore settimanali"
Con l’avvio del nuovo anno scolastico è stata registrata una novità sostanziale nella scuola primaria dell’Istituto comprensivo Crosia Mirto. Per la prima volta è stato attivato il tempo pieno.
L’innovazione, per quest’anno, riguarda una classe prima del plesso di Via dell’Arte della popolosa frazione Mirto. Gli alunni coinvolti frequenteranno la scuola per 40 ore settimanali. Un vero e proprio rinnovamento fortemente voluto dal dirigente scolastico del Comprensivo cittadino, Rachele Donnici.
Per l’ottenimento di tale risultato è stato necessario seguire un iter specifico, fra cui, la delibera del Consiglio d’Istituto, quindi, quella del Collegio dei docenti, ma anche l’attestazione da parte del Comune, comprovante la disponibilità dei servizi e della strutture comunali.
“La classe a tempo pieno”, ha evidenziato la dirigente Donnici, “è stata istituita avvalendoci delle risorse assegnate alla scuola con l’organico dell’autonomia, senza oneri aggiuntivi per lo Stato”.
La dottoressa Donnici, inoltre, ha riferito che l’istituzione di una classe prima con organizzazione oraria di 40 ore settimanali si è resa necessaria, a seguito di varie motivazioni, fra cui, la richiesta esplicita da parte dei genitori, ma anche per la presenza massiccia di alunni stranieri bisognosi di un tempo scuola più lungo atto a colmare il disadattamento di alcuni di loro e per favorirne una piena inclusione scolastica. La scelta è stata dettata anche dalla presenza di alunni drop-out (quindi per ridurre il rischio di dispersione scolastica).
La scuola crosimirtese, inoltre, ha optato per questa formula per venire incontro alle esigenze delle famiglie, infatti, nella cittadina ionica si registra un aumento delle mamme lavoratrici. La dirigente Donnici ha fatto notare che il tempo pieno favorisce l’apprendimento consentendo tempi più distesi e rispettando i ritmi dei bambini. Inoltre, prevede la compresenza di due insegnanti nella classe per quattro ore complessive alla settimana, con la possibilità di programmare percorsi di approfondimento o recupero disciplinare, di realizzare progetti ed effettuare attività di laboratorio con un numero inferiore di bambini; di ampliare la didattica con la proposta di percorsi educativi personalizzati.
Infine, la dirigente ha sottolineato che il tempo pieno qualifica il tempo mensa, che è gestito dagli insegnanti di classe, e perciò non è solo pausa, ma anche importante momento educativo, di insegnamento all’educazione alimentare e di socializzazione/inclusione. Per di più aiuta l’instaurarsi di buone relazioni fra insegnanti, alunni e famiglie, perché tende a un patto educativo condiviso, aperto al territorio e alle specificità del vivere sociale.