Il Parco Sila verso il riconoscimento Unesco
I giorni di valutazione del Parco Nazionale della Sila per il riconoscimento “Patrimonio dell’Umanità” - E’ in corso di svolgimento nel Parco Nazionale della Sila la missione di valutazione tecnica dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN), quale anticamera per il riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco, il cui corso della candidatura ha avuto inizio nel 2012 con l’inserimento nella “Tentative List”, grazie all’impegno del Presidente del Parco, Sonia Ferrari, e del direttore, Michele Laudati, stimolati dal consiglio direttivo e dalla Comunità del Parco stesso.
“Da allora – ha sottolineato il Commissario Sonia Ferrari, durante il primo incontro, svoltosi ieri mattina a Lorica, presso la sede amministrativa del Parco, con i sindaci, le autorità politiche locali e regionali, dell’associazionismo e dell’imprenditoria – lavoriamo febbrilmente e con passione all’ottenimento di questo riconoscimento in favore del Parco in virtù del suo straordinario valore naturalistico e delle sue unicità, che costituiscono un valore di Biodiversità che in gran parte supera la dimensione locale e nazionale per assumere una rilevanza internazionale”.
L’incontro con il valutatore dell’Iucn Gerhard Heiss ha raccolto tantissimi soggetti delle varie istituzioni locali fortemente interessati al riconoscimento di questa importante candidatura che costituirà, se approvata, una grande opportunità di sviluppo del territorio rientrante nell’area storica del Parco, compresa quella riconosciuta ed estesa all’area MAB già approvata dall’Unesco, per la quale è stata costituita recentemente una Fondazione mirata alla gestione. Per tutta la settimana in corso Heiss sarà portato in visita sia nella Sila Grande che in quella Piccola per visionare sul campo le varie unicità presenti in questo territorio con una storia antica a cominciare da quella geologica da tutelare e promuovere. La lunga complessa ed articolata storia geologica del Massiccio della Sila ha costituito la base per l’instaurarsi di importanti processi biologici ed ecologici legati ad ambienti terrestri e di acqua dolce di rilevanza internazionale.
Il Parco Nazionale della Sila ospita i processi ecologici di una grande foresta matura nel sud dell’Appennino, con formazioni montane miste, e quasi l’intera popolazione mondiale di pino calabro. L’altopiano silano è un’area di grande interesse biogeografico per le particolari caratteristiche geomorfologiche e bioclimatiche, le vicissitudini paleografiche e paleo climatiche, nonché per la collocazione al centro del Mediterraneo in connessione con i territori circostanti. Esso è stato centro di evoluzione per numerose specie che si sono conservate grazie a particolari habitat tutt’ora presenti e rappresenta una delle più importanti aree di rifugio europea e mediterranea per la biodiversità vegetale e animale.
Sulla base di questi elementi il Parco Nazionale della Sila sarà in questa settimana studiato e valutato da parte di Heiss con l’auspicio che la sua relazione nel passaggio al terzo livello di valutazione internazionale troverà tutte le condizioni favorevoli per l’ottenimento dell’importante riconoscimento del Parco quale Patrimonio dell’Umanità e sarà un trionfo per l’intera Regione a condizione che tutte le forze politiche, governative e culturali trovino l’unicità d’intenti nella programmazione.