Il prestigioso Premio Sila con la sua 26esima edizione fa tappa a Taverna
Ventisei anni di storia non sono assolutamente poca cosa. Forse neanche l'ideatore, il promoter turistico e culturale Giuseppe Pipicelli, pensava che il suo "Premio Sila" sarebbe arrivato così lontano, crescendo di edizione in edizione. Tutto nasce da un pallino fisso di Pipicelli: cercare metodi e strumenti per diffondere e dare la massima visibilità al lato buono della Calabria, ed in particolare alle potenzialità immense ed inespresse del territorio silano.
Da qui l'idea di conferire ogni anno un riconoscimento a personaggi illustri, capaci di distinguersi nei loro rispettivi settori di attività, in giro per l'Italia e per il Mondo. Dal giornalismo alla televisione, dallo sport allo spettacolo, passando per la medicina, l'associazionismo, l'arte, la cultura,l’imprenditoria. Cercando di coinvolgere intorno al progetto sempre più esponenti politici ed istituzionali, oltre che partner privati. Altra idea, quella di dare alla manifestazione, con il sostegno del Parco nazionale della Sila, la caratteristica di iniziativa itinerante, in modo da farla conoscere nei diversi centri montani più importanti della Sila, e tra questi San Giovanni in Fiore, patria dell'Abate Gioacchino da Fiore, Camigliatello Silano, perla del turismo montano del Meridione.
E poi Villaggio Mancuso e Taverna, centro culturale della Sila che ha dato i natali all'artista Mattia Preti, Cotronei, con annessi i diversi villaggi turistici che si affacciano sul lago Ampollino. Il Premio Sila non è da intendersi soltanto come una sorta di momento celebrativo legato alla consegna di un riconoscimento. All'iniziativa negli anni si sono infatti legati importanti progetti di marketing territoriale, con la realizzazione di pacchetti turistici e l' organizzazione di eventi di spessore nel campo della musica, dello spettacolo, della cinematografia. Per la 26^ edizione si ritorna a Taverna ( dopo la tappa del 2011 a Villaggio Mancuso) , ospiti della locale Amministrazione Comunale nella splendida cornice del Salone dei convegni della BCC. La conduzione sarà affidata alla presentatrice storica della manifestazione, Antonella Pezzetta, figlia d'arte. L'appuntamento è per il prossimo venerdì 11 novembre. Ai premiati dell'edizione 2016, sarà conferita l'ambita targa realizzata ancora una volta dal maestro orafo Michele Affidato (artista calabrese affermato in tutto il Mondo, oltre che presidente onorario del Premio) ma anche una speciale pergamena realizzata dalla pittrice Wilma Pipicelli per rendere omaggio al grande Mattia Preti.
Ma vediamo chi sono (in ordine alfabetico) i magnifici nove di questa 26esima edizione:
Enrico Borghi, parlamentare e Presidente nazionale dell’Uncem, oltre che responsabile delle politiche per la montagna in seno alla Camera dei e deputati; Vittorio Caminiti, Presidente in Calabria di Federalberghi; Rosario Carello, apprezzato giornalista della RAI nazionale; Mimmo Cavallaro, cantautore e pioniere della musica popolare calabrese; Anna Gastel, già Vice Presidente nazionale del FAI e oggi alla guida del Festival internazionale MiTo; Giacomo Guerrera, Presidente nazionale dell’Unicef; Nicodemo Oliverio, parlamentare e punto di riferimento delle politiche agricole e forestali del territorio silano; Alfonso Samengo, caporedattore della RAI Calabria; Raffaele Vrenna, Presidente del Crotone Calcio squadra promossa in Serie A.
I loro nomi andranno ad aggiungersi al lungo e prestigioso elenco di oltre duecento premiati nelle edizioni passate. Tra loro lo stilista Gianni Versace, il patron di Miss Italia, Enzo Mirigliani, il cantante Mino Reitano, il calciatore Rino Gattuso, l'artista del vetro, Silvio Vigliaturo. E poi la CEI presieduta dal cardinale Angelo Bagnasco, il prete antimafia Don Giacomo Panizza, il regista Massimiliano Bruno.