Hub per migranti sul porto di Crotone, Comune dice no: mina lo sviluppo turistico

Crotone Attualità

L’Amministrazione comunale di Crotone dice no alla proposta di istituire sulla banchina del porto nuovo un centro per la prima accoglienza ed identificazione dei migranti.

Si tratterebbe di una struttura su due piani che andrebbe ad occupare un’area di oltre duemila metri quadrati, da realizzare a ridosso della zona che è riservata all’accoglienza delle crociere.

La vice sindaco, Antonella Cosentino, nella riunione di martedì scorso, tenutasi in Prefettura, ha espresso tutta la contrarietà delle Giunta Pugliese alla trasformazione del porto di Crotone in un “hub” per l’accoglienza dei migranti.

Durante la riunione, alla presenza del Prefetto, del Questore, del Comandante della Capitaneria di Porto e del referente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, Cosentino ha fatto notare come questa scelta “minerebbe qualsiasi possibilità di sviluppo turistico del porto di Crotone, che vedrebbe crescere a dismisura il numero di sbarchi. Non è condivisibile la scelta rispetto alle prospettive della città è men che meno la dislocazione di questa struttura”.

L’ente pitagorico ha ribadito poi con forza che quella parte del porto sarà dedicata, così come previsto dalla bozza di piano regolatore, allo sviluppo turistico ed in modo particolare all’attività diportistica e crocieristica.

“Non ha alcun senso logico – ribadisce la vice sindaco – dislocare in quest’area una struttura per migranti visto l’uso che si vuole fare di questa parte del porto. Meglio sarebbe non pensare a Crotone come un Hub, ma se proprio si deve realizzare, allora sarebbe meglio utilizzare il porto commerciale ed in particolare la zona della banchina “sotto-flutto” (ossia l’area prospiciente la banchina 16) il cui ingresso posto sulla strada consortile, consentirebbe un immediato sbocco sulla 106, ma soprattutto non andrebbe minimamente ad intaccare il tessuto urbano della città”.

La posizione dell’amministrazione crotonese è dunque perentoria ed è stata già espressa quando, sempre in Prefettura, è stato presentato il cambio di destinazione d’uso della vecchia stazione dei vigili del fuoco, che sarà trasformata negli uffici immigrazione della Questura di Crotone.

“Con queste scelte si sta compromettendo sia il porto che il suo waterfront. Crotone è una delle poche città in Italia a poter vantare un porto proprio nel centro città, ma con queste decisioni si rischia di trasformare quello che è un vantaggio competitivo in termini turistici, in un vero e proprio freno allo sviluppo”.

L’amministrazione ha invitato il tavolo a riunirsi dinuovo per valutare le proposte alternative “che - è stato sottolineato - appaiono più in sintonia con lo sviluppo della città”.