Avvio dell’anno pastorale nella comunità parrocchiale di Trecampaniliunsolocuore
L'avvio dell'anno pastorale nella comunità parrocchiale di Trecampaniliunsolocuore, di Riparo, Prumo, Cannavò, è stato avviato nei giorni con scorsi con la celebrazione di una Santa Messa e l'apertura del "Parco della Graziella", luogo immerso nel silenzio della natura, nato dalla bonifica di una discarica, in località Graziella di Prumo.
Il parco della Graziella, il cui nome è stato attribuito dai cittadini tramite un sondaggio sulla pagina facebook della comunità parrocchiale, è una delle tante iniziative promosse dalla Commissione Custodia per il Creato e Amore per il territorio, interna al Consiglio Pastorale, che guidata dal parroco, ha - nel corso degli anni, unitamente a numerosi volontari - reso il territorio più bello ed accogliente.
Nel parco, attrezzato con giochi per bambini, ricavato un altare in pietra, abbellito con numerosi alberi e piante, è stata creata una confortevole area pic nic. La realizzazione dell'opera avvenuta ad opera di numerosi volontari, ha visto anche la creativa e fattiva collaborazione dei ragazzi profughi accolti dalla comunità parrocchiale.
Il parroco - nel corso dell'omelia, oltre a tracciare le linee guida proposte dalla Diocesi per quest'anno, ha evidenziato, tra l'altro, il valore dell'accoglienza e della condivisione. "Questo posto - è frutto oltre che di tanta collaborazione, dell'invito del Papa "sulla cultura dello scarto " , infatti è stato realizzato con gli scarti, e con la creatività anche "degli scarti umani", è segno di una comunità che vuole costruire il proprio futuro, con il proprio lavoro, con libertà, che crede con i fatti, che sa accogliere e condividere>>.
Dopo la celebrazione della Santa Messa, alla quale erano presenti tutti i gruppi parrocchiali e le famiglie della comunità, hanno condiviso il pranzo insieme, mentre il pomeriggio è proseguito con giochi per grandi e piccoli, in un clima sobrio, ma festoso.
Al di là dell'aspetto ludico e ricreativo, il Parco di Graziella, rappresenta un valore aggiunto dal punto di vista sociale e culturale: è il segno di un cambiamento, non solo per superare l'inerzia, la passività e l'abitudine al "lamento", ma per promuovere, alla luce del Vangelo, "nuovi stili di vita", improntati sul bene comune, sull'amore del creato, sulla solidarietà, sulla sobrietà, sull'accoglienza e sulla condivisione per garantire un futuro "sostenibile" alle generazioni future".