Tripodi (Pci): “La città di Reggio è in stato di abbandono”
"Il totale stato di abbandono di Reggio causato da un’amministrazione comunale blindata nella sua tragica auto-referenzialità e lontanissima dalle infinite emergenze della città, sia in centro che nelle tantissime dimenticate periferie, è drammaticamente sotto gli occhi di tutti. Non è necessario, pertanto ogni ulteriore commento poiché rappresenterebbe un accanimento aggiuntivo, certamente stra-motivato, nei confronti della fallimentare giunta Falcomatà”.
È quanto scrive Ivan Tripodi, Segretario cittadino del PCI, in una nota in cui aggiunge, tra l’altro che “in questo quadro drammatico di incuria e desolazione, si deve registrare la mancanza di qualsiasi attività o azione di manutenzione: la città è alla deriva. Alcuni cittadini – prosegue - illudendosi di vivere in una città normale, hanno segnalato agli uffici comunali lo stato di seria pericolosità che quotidianamente si vive nella Via San Marco e nell’adiacente omonima Piazzetta”.
“Infatti, la suddetta arteria, snodo fondamentale per gli alunni (e quindi i genitori) di tante scuole di ogni ordine e grado – aggiunge Tripodi - è caratterizzata dalla quasi totale mancanza di illuminazione pubblica con tutto ciò che ne consegue in materia di incolumità e sicurezza dei cittadini. Nella Via San Marco, fino a qualche tempo fa, erano installati tre lampioni che garantivano una adeguata visibilità. Successivamente a seguito di un incidente stradale uno dei tre lampioni che si trovava nella parte centrale della strada è stato letteralmente tranciato e dopo la rimozione, nonostante le “solenni promesse”, non è mai stato sostituito; i due insufficienti lampioni rimasti si sono ridotti, negli ultimi tempi, ad uno soltanto poiché si è fulminata la lampada”.
“Insomma – spiega il segretario del Pci - con il giungere della sera la Via San Marco, strada molto utilizzata dai pedoni, è caratterizzata da un pericoloso buio pesto che nelle prossime settimane sarà anticipato per l’entrata in vigore dell’ora legale. Qualche commerciante ci ha, fra l’altro, segnalato gravi episodi di micro-criminalità. Ad oggi, nonostante le reiterate segnalazioni, l’amministrazione comunale non ha dato nessuna risposta dimostrando che a Reggio Calabria la giunta Falcomatà non è neanche in grado di cambiare la lampadina di un banalissimo lampione. Non parliamo di progetti stratosferici ma della sostituzione di una semplice lampadina”.
“A nome degli esausti cittadini” Tripodi chiede allora agli uffici competenti “di reinstallare il terzo lampione e di sostituire la lampadina fulminata nella Via San Marco in maniera da rendere tranquilla e sicura la suddetta arteria. È triste doverlo ammettere, ma a Reggio, la città guidata da Falcomatà, il sindaco che ha inventato la prima “amicopoli” italiana, ottenere il banalissimo diritto della sostituzione di una lampadina della pubblica illuminazione rappresenta un’impresa titanica che, come se non bastasse, non è detto che venga ottenuto".