Diamante, attiva l’unità operativa sanitaria di Protezione civile
A Diamante è partita l’attività dell’Unità Operativa Sanitaria di Protezione Civile diretta alla formazione, prevenzione e gestione delle maxi emergenze nell’ambito del settore di protezione civile. L’unità di intervento, particolarmente specializzata nel settore sanitario, è dotata di un Pma (Posto medico avanzato) costituito da tende pneumatiche di ultima generazione e da moderne attrezzature mediche destinate a fornire un supporto di alto livello in caso di calamità naturali, maxi emergenze e maxi eventi come concerti o manifestazioni. Il personale, medico, infermieristico e volontario impiegato nelle attività di gestione dell’unità operativa, grazie ad una formazione intensiva, ha raggiunto livelli di alta professionalità che permettono allo stesso di affrontare situazioni eterogenee nei più diversi e complessi scenari.
Una peculiare cura viene rivolta dall’organizzazione al supporto delle strutture comunali di protezione civile già esistenti con una particolare attenzione nei confronti di quei comuni sprovvisti di piani di emergenza di protezione civile o dotati di piani non aggiornati. È di questi giorni, infatti, la notizia diramata dalla Protezione Civile Regionale e dal Dipartimento di pc di Roma che il 54% di comuni della Calabria è privo di piani di emergenza o non ha, comunque, trasmesso gli stessi ai competenti uffici.
Tale supporto, garantito ai comuni dall’Unità operativa sanitaria di Protezione civile, si pone come una preziosa risorsa per un territorio caratterizzato da una grande precarietà e dissesto dal punto di vista idrogeologico e sismico; un aiuto notevole, pertanto, anche per la popolazione che è impreparata al verificarsi di eventi naturali, spesso, disastrosi; le stesse attività periodiche, come da circolari diramante dal ministero dell’Interno e dal dipartimento di Pc e dei Vigili del fuoco, saranno dirette a creare, presso istituti scolastici ed edifici pubblici ed ad evidenza pubblica, una cultura della prevenzione che metta in risalto lacune nel sistema di emergenza comunale del quale, inevitabilmente, sono responsabili in prima persona, anche penalmente, i sindaci.