Il Dg Perri al comitato scientifico dell’associazione micologica Bresadola
I massimi esperti di micologia si sono incontrati per quattro giorni ad Amantea, in occasione del Comitato scientifico nazionale dell'Associazione micologica bresadola AMB che, solo in Calabria, conta 15 Gruppi regionali affiliati (oltre mille soci), di cui 11 aderenti alla Confederazione micologica calabrese. L'occasione è stata anche un momento di confronto multidisciplinare, in materia di prevenzione, in una regione in cui, ogni anno, sono ancora numerosi gli episodi d'intossicazione legati al consumo di funghi con casi anche gravissimi di avvelenamento, come quello avvenuto nelle scorse settimane ad una donna, ricoverata all’ospedale di Lamezia Terme, che si è salvata solo grazie all’esemplare lavoro di equipe.
In tale contesto il Direttore Generale dell'ASP di Catanzaro, Giuseppe Perri, medico ma anche micologo, ha sottolineato l'importanza delle attività di prevenzione messe in atto dal Dipartimento regionale Tutela della Salute e Politiche Sanitarie e l'impegno dei micologi degli ispettorati micologici delle ASP la cui consulenza, resa presso gli Ospedali, rappresenta un indispensabile supporto alla attività medica nell'orientamento della diagnosi.
A tale proposito il dottor Perri ha auspicato un utilizzo interaziendale dei micologi degli ispettorati, che ne manifestino la disponibilità, per far fronte alla richiesta, altamente specialistica di consulenza micotossicologica, in modo integrato su tutto il territorio regionale. Il DG ha anche evidenziato il supporto che i micologi e gli esperti in micologia, presenti nei Gruppi regionali, hanno da sempre garantito, sotto forma di volontariato, a sostegno delle iniziative pubbliche di prevenzione. “I Gruppi micologici e la Confederazione micologica calabrese – ha sostenuto il dottor.
Perri –per le innumerevoli iniziative che ogni anno organizzano in modo capillare sul territorio, mostre micologiche, corsi serali d'informazione per i raccoglitori occasionali, giornate di studio e approfondimento, divulgazione di principi di corretta tutela ambientale, rappresentano, per la nostra Regione, una realtà culturalmente viva e una risorsa da sostenere”.
L'intervento del dottor. Dario Macchioni del Dipartimento Tutela della Salute regionale ha poi illustrato i risultati di uno studio condotto con metodo scientifico, unitamente al dottor Ernesto Marra, Direttore Scientifico della Confederazione micologica calabrese, sulle intossicazioni da funghi in Calabria, dal quale è emerso, tra l'altro, la permanenza di una diffusa disinformazione, presso i raccoglitori, circa i rischi connessi al consumo di funghi non controllati nonché, la non sufficiente conoscenza del servizio di certificazione gratuita del raccolto offerto dagli ispettorati micologici delle ASP. T
utto ciò rende ancora attuale l’incessante opera d'informazione, già da tempo messa in atto dallo stesso Dipartimento, con la divulgazione di materiale informativo, un manuale ed un vademecum per il raccoglitore, poster e flyers diffusi, attraverso gli uffici delle Aziende Sanitarie, presso Medici di base e di continuità assistenziale, uffici pubblici, scuole e sedi comunali.
“L'impegno del Dipartimento nell'attività di prevenzione – ha continuato il dottor Macchioni – ha consentito ancora l'adozione del Decreto n. 1648 del 5 marzo 2015, "Indirizzi operativi per la gestione dei casi di intossicazioni da funghi" che rappresenta un imprescindibile strumento normativo destinato alle figure preposte ad intervenire nei casi d'intossicazione, medico, micologo e tossicologo del Centro antiveleni, il cui intervento tempestivo e sinergico ha dato prova di efficacia nella soluzione positiva di gravissimi casi di avvelenamento”.