I sindacati sollecitano incontro con il presidentte della Regione
CGIL-CISL-UIL Calabria ritengono non più rinviabile la ripresa del confronto con il Governo regionale. La perdurante condizione di difficoltà a livello economico e sociale che continua a caratterizzare la Regione impone, a giudizio di CGIL-CISL-UIL, una comune assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti interessati, istituzionali, politici, economici, sociali". E' quanto si legge in una nota congiunta dei sindacati.
"Per questi motivi - continua la nota - vanno convocati al più presto gli incontri sui temi prestabiliti: POR 2014-2020 e Patto per la Calabria. Assetto idrogeologico, forestazione, rischio sismico, protezione civile. Ciclo integrato delle acque, depurazione e rifiuti. Trasporti, logistica, Gioia Tauro, infrastrutture; turismo, agroalimentare, beni culturali. Politiche sociali e sanità, welfare, riforma e riordino degli Enti.
In particolare sul fronte del Lavoro va messa in campo un’azione organica ed efficace di politiche attive anche attraverso misure mirate di formazione nell’ambito di un più ampio Piano Straordinario per il Lavoro e l’Occupazione che punti alla creazione di nuovi posti di lavoro, alla stabilizzazione del precariato, al contrasto del lavoro nero e sommerso, alla ricollocazione dei lavoratori percettori di ammortizzatori in deroga.
Ai fini del rilancio dell’economia regionale si deve partire dalle opportunità presenti: POR 2014-2020 e Patto per la Calabria in primis, evitando gli errori del passato, nel rispetto dei tempi di attuazione e scadenze. Non possono essere più ammesse sottovalutazioni e ritardi su questioni di vitale importanza come queste, fondamentali per avviare percorsi di crescita e di sviluppo.
I calabresi attendono risposte certe. Il tempo delle attese è finito. CGIL-CISL-UIL Calabria, qualora dovessero persistere ulteriori ritardi nella convocazione degli incontri, preannunciano il ricorso alla mobilitazione anche in tempi brevi".