Psi: “Legge per capoluogo di Regione? Riportiamo il Consiglio a Catanzaro”
“La proposta di una legge ad hoc per Catanzaro capoluogo di regione è la parte centrale del nostro programma politico, dunque, siamo lieti di apprendere dell’effettiva volontà politica di agire in questo senso”. Così il coordinamento cittadino del Partito Socialista di Catanzaro entra nel dibattito che in questi giorni ha acceso la discussione politica in città.
“I punti fondamentali - prosegue la nota - trovano la nostra piena condivisione: la riaffermazione del ruolo di Catanzaro capoluogo di regione con la valorizzazione della sua funzione; il mantenimento di tutte le articolazioni regionali, dei ministeri e dello Stato; l’istituzione di una sede distaccata Rai; l’istituzione di un ufficio di programma per Catanzaro capoluogo; ma soprattutto, la realizzazione del sistema urbano Catanzaro-Lamezia Terme, in una visione di area Vasta che comprenda Soverato e la costa ionica. Mentre la proposta di istituire una commissione permanente non è convincente, in quanto rischierebbe di affossare la proposta stessa”.
Il Psi, pertanto, apre un portone all’iniziativa politica, avendola fatta sua da tempo, avendola anche espressamente richiesta in recenti comunicati stampa. Tuttavia il coordinamento cittadino non comprende quale sia la ragione che ha portato l’amministrazione attuale a proporre una legge ad hoc per Catanzaro solo adesso, a fine legislatura.
“Sembra una mossa elettorale e niente più”, commentano i socialisti. “E’ chiaro oramai a tutti come l’amministrazione comunale, all’epilogo della sua esperienza, stia cercando di operare con il solo intento di raccogliere maggiore consenso possibile in vista delle prossime elezioni. La proposta è condivisibile, ma è l’attuale amministrazione comunale a non essere più credibile. Per quanto a mezzo stampa rivendichi successi a ripetizione, la città vive una profonda crisi sociale e nonostante questo, da politici irresponsabili ed evidentemente spinti da ambizioni personali più che da benefici collettivi, si prosegue nel commettere i soliti errori, raccontando le solite bugie. Per restituire dignità e valore al ruolo di capoluogo di regione alla nostra città serve una politica forte e compatta, che segua un programma serio ed attuabile e che punti alla crescita dell’intera area Vasta. Catanzaro da sola non è nulla. Il suo futuro però è ancora in gioco e saranno i prossimi mesi a determinarlo in modo inesorabile. La nostra provocazione allora, anche se provocazione in realtà non è ma piuttosto una seria proposta per riconsegnare alla città il suo ruolo centrale in Calabria, è che dobbiamo riportare nel capoluogo di regione la sede del Consiglio Regionale. E’ passata l’epoca dei moti reggini degli anni ’70 del secolo scorso, ora quei compromessi sono ampiamente superati. A Reggio Calabria la sede serve solo a livello politico, perché tutto ciò che è amministrativo è ubicato presso la Cittadella di Catanzaro. Si ha il coraggio di fare questo? La sfida è lanciata, noi socialisti siamo consapevoli che senza il Consiglio Regionale, Catanzaro sarà sempre un capoluogo di regione mutilato”.