Sequestrati 5 impianti di depurazione a Scandale, sversavano fogna nel fiume Neto
Gravi carenze nel ciclo depurativo. Questa la motivazione per la quale i militari della sezione di polizia giudiziaria della Capitaneria di porto di Crotone e della Stazione locale dei Carabinieri sono stati costretti a sequestrare i cinque impianti di depurazione di località “Sant’Antonio”, “San Leonardo” “Condoleo” e “Corazzo”, nel comune di Scandale.
Le operazioni, mirate al controllo degli impianti depurativi di proprietà degli enti comunali, sono state condotte nell’ambito delle consuete attività di vigilanza ambientale finalizzate alla tutela della salute dei cittadini.
Il personale della Capitaneria ed i militari hanno scoperto che gli impianti erano in totale abbandono, obsoleti e fatiscenti; quattro di essi sono risultati senza energia elettrica in quanto la fornitura del servizio era stata sospesa dal fornitore per morosità.
È risultato che i liquami urbani provenienti dalla rete fognaria cittadina, senza subire alcun ciclo depurativo finivano, “tal quali”, direttamente nel fiume Neto attraverso alcuni fossi naturali.
Di fronte all’evidente inefficienza degli impianti, gli accertatori hanno provveduto a sequestrarli affidandone la custodia giudiziale al sindaco di Scandale e denunciando i responsabili all’Autorità Giudiziaria.
Attraverso il ricorso allo strumento della custodia si potranno intraprendere tutte le azioni necessarie per il ripristino della piena funzionalità delle strutture depurative.