GdF Crotone sequestra beni per 94 mila euro a imprenditore petilino
I finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria di Crotone hanno eseguito, nella mattinata odierna, un provvedimento di sequestro preventivo nei confronti di F.C. 53 anni, un imprenditore di Petilia Policastro ritenuto responsabile del reato tributario di omesso versamento di Iva.
Nel corso della preliminare attività d’indagine delegata dalla Procura della Repubblica di Crotone, le Fiamme Gialle avevano riscontrato, infatti, che l’imprenditore, titolare di una ditta di autotrasporti, aveva regolarmente presentato la dichiarazione fiscale per l’annualità 2007, omettendo però il versamento delle imposte dovute. In particolare, la ricostruzione effettuata dai militari ha fatto emergere l’omesso versamento di Iva dovuta per l’ammontare di circa 94.000 Euro, somma superiore alla soglia di punibilità di 50.000 Euro oltre la quale, accanto alla sanzione amministrativa, si rende configurabile il reato previsto dall’art. 10 ter del D.Lgs. nr. 74/2000.
Gli approfondimenti investigativi hanno fatto emergere, peraltro, ulteriori elementi sintomatici di pericolosità fiscale, atteso che il titolare dell’impresa in argomento non ha presentato le dichiarazioni fiscali per i periodi d’imposta 2009 e 2010, risultando per tali annualità “evasore totale”. A seguito dell’attività di polizia giudiziaria, quindi, è scaturita un’ ispezione fiscale, volta alla completa ricostruzione del giro d’affari realizzato dall’autotrasportatore.
In relazione all’omesso versamento dell’Iva per il 2007, già quantificato, il Nucleo Polizia Tributaria ha segnalato alla competente Autorità Giudiziaria la possibilità di richiedere l’emissione della misura cautelare reale del sequestro preventivo, finalizzato a garantire il concreto recupero delle somme dovute al Fisco.
Infatti, la legge 244/2007 (finanziaria per il 2008) ha previsto l’estensione ai reati tributari dell’istituto della confisca per equivalente, caratteristico dei delitti contro la pubblica amministrazione, in virtù del quale è possibile soddisfare la pretesa erariale sequestrando, in capo al responsabile dell’illecito, i beni costituenti il prezzo o profitto del reato o, in mancanza, aggredendo il patrimonio personale dell’indagato per un valore corrispondente a quello del profitto stesso.
Il Sost. Proc. della Repubblica di Crotone Dottor Francesco Carluccio, accogliendo la proposta dei finanzieri, ha richiesto ed ottenuto dal G.I.P. presso il Tribunale di Crotone, Dottor Paolo De Luca il decreto di sequestro preventivo in forza del quale sono stati sottoposti a sequestro disponibilità bancarie e alcuni automezzi. L’attività operativa odierna testimonia ulteriormente l’impegno del Corpo nella lotta all’evasione fiscale nel segno della qualità e dell’efficacia dei controlli. Nel corso del 2012, la Guardia di Finanza si propone sempre più di elevare la qualità delle attività ispettive, attraverso il combinato esercizio dei poteri di polizia giudiziaria e di polizia tributaria, al fine di ottenere concreti recuperi delle imposte evase.