Tumore al colon retto, nel vibonese una campagna di screening

Vibo Valentia Salute

Nel Vibonese l’alta incidenza del cancro al colon retto ha fatto sì che al meeting ideato per l’avvio dello studio e la realizzazione di un avanzato progetto europeo di prevenzione, potessero venir fuori le prime importanti adesioni da parte dei cittadini interessati e non.

È infatti partita col piede giusto la presentazione del progetto legato alla campagna per la prevenzione sul cancro del colon retto svoltasi al Centro di Aggregazione sociale di Melicuccà di Dinami su iniziativa della Casa di Cura “Villa dei Gerani” e del Comune con il patrocinio della Delegazione Granpriorale di Tropea del Sovrano Militare Ordine di Malta, l’Asp, l’Ordine dei Medici e la Fimmg.

Medici ospedalieri, di famiglia, professionisti del mondo sanitario della provincia, cittadini di ogni hanno dimostrato tutto il loro più grande interesse. La popolazione di Dinami e dintorni, presente, tra l’altro, con una notevole partecipazione dei soggetti a rischio interessati alla patologia, ha manifestato un perentorio e convinto “si” all’invito da parte dei relatori che si sono susseguiti all’evento, di sottoporsi all’esame diagnostico della colonscopia.

“Non capita tutti i giorni – ha dichiarato, poi, Maria Ventrice, sindaco di Dinami, il Comune scelto come battistrada per la campagna di prevenzione – di incontrare cittadini che si sono detti immediatamente convinti delle argomentazioni effettuate dagli eccellenti relatori e di non avere alcun dubbio sulla opportunità di guardare con tranquillità all’esame diagnostico sulla prevenzione del cancro al colon rettale.”

Legittima la soddisfazione del primo cittadino che si è affrettata a ringraziare Tonino La Gamba, titolare della Casa di Cura, che ha permesso di avviare il progetto proprio da Dinami e Agostino Scozzarro che ha inteso far sua e dell’èquipe di “Villa dei Gerani” diretta da Soccorso Capomolla, l’idea di sviluppare su Vibo Valentia e il suo hinterland un contatto di così forte effetto scientifico inteso a sollevare le difficoltà emerse da una statistica che è grave e che tende ad aumentare anche in virtù di un’assenza di comunicazione vistosa e assai preoccupante.

“Abbiamo colto nelle relazioni di Soccorso Capomolla, Agostino Scozzarro, Cesare Hassan, Bernardo Toraldo, Cristina Grossi e Vincenzo James Greco – ha aggiunto Maria Ventrice – il messaggio ideale per convincere i nostri concittadini a superare ogni tipo di incertezza e di pensare senza esitazioni di sorta all’esame diagnostico. Il segnale speso con grande intuizione da Agostino Scozzarro, gastroenterologo di fama e oggi in attività all’Università di Tor Vergata, che ha lanciato il motto: la colonscopia salva la vita, pertanto, ognuno deve essere monitorato”, ha fatto centro.”

Per lo stesso Scozzarro, calabrese, autore di un intervento di elevato spessore scientifico a conferma del prestigio professionale internazionale di cui gode, “il consiglio è che per raggiungere la colonscopia di qualità occorre che la struttura, sia dotata di attrezzatura all’avanguardia ed in grado di evidenziare lesioni altrimenti non visibili, con strumenti standard”.

Il successo dell’evento dovuto grazie soprattutto all’illustrazione del progetto, in tutte le sue articolazioni, da parte del direttore sanitario della Casa di Cura, Soccorso Capomolla e poi agli interventi di grande effetto scientifico prodotti da Bernardo Toraldo, direttore della market taxis, che ha parlato della “Preparazione intestinale ottimale”, di Cesare Hassan che ha spiegato come le “Tecnologie avanzate possono ridurre il rischio di diagnosi errate”, di Cristina Grossi che ha aiutato il cittadino incerto a superare ogni incertezza con la Colonscopia di qualità” e Vincenzo James Greco sui “Vantaggi che la ricerca del sangue occulto può portare alla chirurgia .

Presenti autorità del mondo dell’Università, della politica, della medicina, della Comunicazione, e tra questi, Vincenzo Mollace, preside della facoltà di farmacologia dell’Università di Catanzaro e Franco Cavallaro, Segretario Generale della Cisal e consigliere nazionale della Fnsi; l’evento, condotto da Giuseppe Sarlo, ha fatto registrare un alto indice di gradimento e critica.

Medici, amministratori comunali, esperti della grave patologia hanno condiviso in pieno l’attuazione del progetto assegnato alla Casa di Cura “Villa dei Gerani” che ha sempre messo a disposizione della salute pubblica il meglio del suo impegno clinico e chirurgico.