Silipo (CalabriaOltre): Natale, la città capoluogo dovrebbe distinguersi

Catanzaro Attualità

È assolutamente vero che al Santo Natale bisogna cercare di dare il giusto significato di solennità religiosa. In fondo si festeggia la nascita di Gesù. La madre di tutte le solennità potremmo dire. Ed è altrettanto vero che spesso sono molti coloro i quali associano a questa festa un significato antitetico, consumistico, che si limita alla corsa ai regali o alla spesa per la cena della vigilia o per il pranzo di Natale. Noi siamo continua la nota tra quelli che propendiamo per la prima ipotesi, anche se non disdegniamo i regali o il pranzo natalizio”.

È quanto afferma Giuseppe Silipo, Responsabile del Circolo Cittadino dell’Associazione CalabriaOltre, in una nota in cui sottolinea però chec'è anche chi gode dell'effimero e di quello che potrebbe sembrare superfluo in un periodo di crisi nazionale dal quale, specie le città del sud, stentano ad uscire. Ai bambini, per esempio, non si può privarli dell'ansia di trovare sotto l'albero almeno un giocattolo, così come non si dovrebbe privarli di vivere la loro città respirando l'aria festaiola del Santo Natale, considerata la loro ancora acerba formazione religiosa. E poi, diciamocela tutta, l'illuminazione delle vie cittadine, le vetrine addobbate a tema, sono tutti ingredienti che riempiono di buon umore anche i grandi e senza le quali la festa si sente un po' meno”.

Silipo sostiene che questa premessa “sembra d'obbligo per evidenziare come a pochi giorni dal Natale, la via principale di Catanzaro, Corso Mazzini, sia ancora priva del benché minimo addobbo natalizio. Triste e buia come triste e buio hanno ridotto il centro storico della città. Tutto sembra meno che al Natale manchino poco più di 20 giorni. E quello che fa riflettere e che alcune vie limitrofe al centro (vedi Via Poerio), per iniziativa dei commercianti della zona e anche di qualche privato cittadino sono già da tempo illuminate a festa”.

“Ma proprio il malato più grave, quello che sta per esalare l'ultimo respiro, quello a cui il periodo natalizio dovrebbe dare una boccata d'ossigeno per rafforzare la volontà di resistere al galoppante degrado, ecco proprio questa antica via ad oggi è completamente abbandonata a se stessa. Sappiamo – aggiunge - che si aspetterà l'Immacolata per accendere qualche luce, prima sarebbe sacrilego. E sappiamo pure che a mezzanotte dell'Epifania tutto tornerà buio come prima. D'altronde si dice che l'Epifania tutte le feste porta via e con le feste porta via anche le luminarie catanzaresi. E, senza essere tacciati di guardare sempre nell'orto del vicino, vogliamo far presente che nelle altre realtà a noi vicine (senza fare nomi) l'aria festaiola del Santo Natale si respira già da qualche tempo. E tutte le vie risultano già belle e illuminate”.

“Ma noi che ci pregiamo di essere Capoluogo di Regione - continua Silipo - dobbiamo distinguerci anche in questo. Peccato che sempre in peggio. Il grande Charles Aznavour molti anni fa sussurrava Com'è triste Venezia... oggi chissà".