Luci accese sul Pentedattilo Film Festival
Attesa terminata. Il borgo di Pentedattilo è pronto ad accogliere amanti del cinema, dell’arte e della musica con cinque giornate ricche di appuntamenti.
Una decima edizione, come preannunciato, inaugurata al Teatro Francesco Cilea dove, alla presenza delle scuole medie primarie e secondarie, sono stati proiettati due lungometraggi.
Ad aprire i Direttori Artistici Americo Melchionda ed Emanuele Milasi che, assieme a Paolo Tripodi, uno dei registi di “Asino Vola”, hanno salutato e dato il benvenuto ad una platea entusiasta.
Un film, quello realizzato dai registi reggini Paolo Tripodi e Marcello Fonte, che è stato interamente girato nel quartiere di Archi a Reggio Calabria. Perché l’obiettivo del Pentedattilo Film Festival è anche questo: una finestra sul mondo che però non dimentica di valorizzare i talenti del proprio territorio.
“Siamo molto contenti di aprire il festival con “Asino Vola” – ha dichiarato Emanuele Milasi - perché è stato girato a Reggio Calabria e spero sia d’esempio per tutti voi”.
La pellicola è stata presentata ovunque, tranne in Calabria, e vanta un cast d’eccezione: Luigi Lo Cascio che interpreta l’uomo adulto che racconta di sé bambino, la voce di Lino Banfi che presta la voce all’asino Mosè e quella di Maria Grazia Cucinotta che dà la parola alla gallina Angiulina.
“Asino Vola” racconta la storia del piccolo Maurizio che trascorre le sue giornate di bambino ad inseguire un sogno, quello di suonare nella banda del quartiere e di diventare un musicista. Per farlo dovrà lottare duramente: contro la famiglia, contro la mancanza di denaro e contro i pregiudizi della gente.
“È la storia - racconta Paolo Tripodi – di come si deve lottare per realizzare un sogno cui non crede nessuno”. Per poi lanciare un messaggio ai ragazzi presenti: “sognate e non vi arrendete. E noi del Pentedattilo Film Festival ci crediamo e per questo siamo qui oggi”.
La seconda proiezione, riservata alle scuole medie secondarie, è “Wilde Salomè” tratto dall’opera teatrale più discussa di Oscar Wilde e diretto da Al Pacino. A presentare il lungometraggio è stato il distributore Giacomo Martini (Distribuzione Indipendente) che dopo i ringraziamenti, si lascia andare ad un ricordo personale della città di Reggio Calabra di “cui questo teatro ne è la sua sintesi artistica e sociale”.
A microfoni spenti Martini racconta un progetto cui sta lavorando, nato da un grande sogno: quello di costruire dei piccoli circuiti di sale dove distribuire il Cinema d’Autore. “Voglio dare modo ai giovani registi di essere protagonisti. E lo voglio fare soprattutto in Calabria” conclude.
Proiettato in lingua originale con sottotitoli in italiano, il lungometraggio racconta i preparativi, le prove e la messa in scena dell’opera teatrale di Oscar Wilde in un viaggio che da Los Angeles porta il regista-attore Al Pacino fino in Irlanda (dove lo scrittore nacque) e nel Regno Unito dove lo scrittore ebbe maggior successo. Ciò che ne viene fuori è l’intreccio tra la vita di Wilde, il dramma del film e la vita di Al Pacino mentre realizza il film.
Un film che “è il mio tentativo di fondere l’opera teatrale e il cinema. Fare in modo che questo ibrido funzioni è stato il mio obiettivo: unire tutta la qualità fotografica del cinema a quell’essenza dell’acting che è propria del teatro”, è una delle dichiarazioni di Al Pacino a proposito di Wilde Salomè.
E dopo le matinée, il Pentedattilo Film Festival si sposta al borgo di Pentedattilo dove, con l’arrivo di ospiti, giurati e attori, è iniziata anche la proiezione dei primi corti in programma quest’oggi.
Tante le tematiche che interpretano la realtà contemporanea, raccontando l’individuo, le sue fragilità e l’insicurezza del quotidiano. Storie che affrontano argomenti attuali come l’amore sconfinato tra persone delle stesso sesso, la disabilità, la solitudine.
Storie di coraggio che ci portano indietro nel tempo: durante la seconda guerra mondiale o quella più recente in Bosnia ed Erzegovina nel corto The Chicken e in Afghanistan nel corto Mary Mother.
A dare voce ai corti, in scena oggi, sono soprattutto i sogni. Come quello di Bodo, che nel corto Wer der Arbeit, decide di svestire i panni di spazzino - un lavoro sporco che nessuno nota - e di non essere più invisibile. O i sogni e desideri di ogni mamma raccontati nel corto “Resterà con te”.
Ad aprire questa prima giornata al borgo è l’Orchestra Giovanile “Corrado Alvaro” del Comune di Melito Porto Salvo. A conclusione della proiezione dei corti il concerto degli “Zingari” con il duo di chitarre composto dal chitarrista francese Joe Borderies-Santoni e dal chitarrista Canadese Francois Girouxi.
Promosso dalla Ram Film, cofinanziato dalla Regione Calabria (evento storicizzato cofinanziato dalla Regione Calabria PAC Calabria 2007-2013 iniziative culturali 2016) e patrocinato dal Comune di Melito Porto Salvo e dal Comune di Reggio Calabria, il festival internazionale del cortometraggio vi aspetta tutti i giorni fino al 10 dicembre al Borgo di Pentedattilo.
Tutti i giorni è previsto un servizio di navetta gratuito da Melito di Porto Salvo fino al borgo di Pentedattilo.