Psc, Capellupo (Catanzaro): con ricorso al Tar sfiduciato sindaco Abramo
“Il Comune di Catanzaro ha perso al TAR Calabria contro il ricorso degli ordini professionali sulla decisione della stessa Amministrazione di pubblicare un bando gratuito per la redazione del Piano Strutturale Comunale". E' quanto dichiara il Consigliere comunale di Catanzaro, Vincenzo Capellupo.
"I continui capitomboli del Sindaco Abramo - continua la nota - e della sua maggioranza, non rappresentano certo una novità ed anzi sembra quasi che tutto questo intestardirsi su decisioni politiche e tecniche illogiche, prive di buon senso e prevedibilmente perdenti, abbia il solo scopo di produrre danno erariale e concedere laute consulenza ai soliti legali amici degli amici. Non si può spiegare altrimenti quello che è accaduto su questa vicenda. In tutti i modi ed in tutte le sedi avevamo avvisato l’Amministrazione dell’errore che stava compiendo, lo avevo fatto in Consiglio comunale più volte, lo aveva fatto il Partito Democratico della città insieme agli ordini professionali".
"E proprio questi ultimi (ingegneri, architetti, geologi, geometri, agronomi, periti industriali e Consiglio nazionale degli ingegneri) insieme ad autorevoli professionisti calabresi prosegue - hanno ricorso al Tar Calabria sfiduciando pubblicamente Abramo ed il suo operato. Una fetta enorme ed autorevole di città che dice no a questa assenza di visione ed alla pessima amministrazione della cosa pubblica. Come si è potuto sbagliare ancora una volta su una questione così strategica come la pianificazione urbanistica della città? Perché questo tentativo di portare a casa un compromesso così al ribasso? Perchè non puntare sulla serietà e qualità del lavoro, sulla trasparenza delle procedure e sulla dignità dei lavoratori? Non vorrei certo che tutto ciò abbia avuto il solo premeditato scopo di nascondere gli enormi ritardi politici ed amministrativi nella redazione del PSC, cercando, anche, giustificazioni al consumo di suolo e alla distruzione del territorio in barba a quanto, invece, stabilito dalle linee guida approvate dal Consiglio comunale oltre due anni fa”.