Truffe ad anziani e soggetti deboli, i consigli della Polizia
Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermarsi con sconosciuti e non farsi distrarre: potrebbero sapere che dovete andare a fare un versamento o che avete appena prelevato e, dunque, derubarvi. Diffidare poi da coloro che si presentano con insistenza a nome di parenti e conoscenti. Potrebbero essere dei truffatori. Nel dubbio, telefonare subito ai parenti o conoscenti in questione.
Questi alcuni consigli della Polizia di Stato diretti, soprattutto, agli anziani, vittime, anche nei giorni di festa, di malviventi senza scrupoli che preferiscono indirizzare la loro attenzione in particolare verso i più indifesi. "Prestate attenzione se presunti tecnici o venditori porta a porta chiedono di entrare in casa”, sollecitano gli agenti.
E, proprio per gli anziani, ecco un piccolo vademecum stilato dalla Polizia per evitare di essere vittima dei truffatori.
Furti su auto. Spesso si viene affiancati da persone a bordo di scooter che approfittano di un momento di distrazione e rubano la borsa lasciata sul sedile. Ricordate sempre di mettere la sicura appena entrate in macchina, prima di iniziare la marcia.
Telefonate anonime, se le ricevete prestate attenzione: potrebbe essere un modo per verificare quando a casa non c’è nessuno.
La truffa del cimitero. Mentre siete distratti vi rubano la borsa. Dai documenti risalgono all’indirizzo della vostra abitazione. Vi contattano telefonicamente dicendo di aver ritrovato al cimitero o in chiesa la vostra borsa e vi danno appuntamento per restituirvela. Quando siete usciti, entrano in casa con le chiavi e che hanno trovato in borsa e vi derubano.
Piccoli incidenti, ovvero la “truffa dello specchietto”. Vengono provocati appositamente per chiedervi un risarcimento. Dopo avervi convinto di aver procurato danni a persone o cose, i truffatori, contando sulla vostra buona fede, vi chiedono del denaro".
In caso di bisogno, o anche solo nel dubbio, non si deve esitare a chiare le forze dell’ordine telefonando al numero 113.
Nella giornata di giovedì scorso, 22 dicembre, presso la Sala Calipari della Questura di Reggio Calabria, il dirigente e il vice-dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno spiegato questi ed altri “trucchetti” ad una platea composta per lo più da anziani.
Si tratta comunque di raccomandazioni che valgono per tutti i cittadini e di tutte le fasce d’età. Ma con un occhio di riguardo per quelle categorie deboli, come appunto gli anziani o i bambini.
L’incontro, fortemente voluto dal Questore Raffaele Grassi a ridosso delle festività natalizie – periodo in cui soprattutto i reati predatori tendono ad aumentare – vuole essere il primo di una lunga serie. Il fine è quello di portare a mantenere sempre alta la soglia dell’attenzione ed essere particolarmente vicini alla gente.