Grande partecipazione al seminario sui dispositivi medici
Ha registrato una grande partecipazione da parte di ingegneri biomedici dell’intera regione e da diversi operatori sanitari del settore il convegno svoltosi il 28 dicembre al Campus universitario di Catanzaro. Il seminario è stato organizzato dall’Ordine degli ingegneri di Catanzaro, Università Magna Graecia e Associazione Italiana Ingegneri Clinici (AIIC) sui nuovi regolamenti europei dei dispositivi medici.
All’incontro, moderato da Cristian Veraldi, hanno partecipato il presidente dell’Ordine degli ingegneri Salvatore Saccà, Mariafrancesca Spadea dell’UMG, il presidente nazionale dell’Associazione italiana ingegneri clinici, Lorenzo Leogrande e Salvatore Scalzo, Policy and Legal Officer della Commissione Europea nell’ambito del settore Dispositivi Medici e che ha contribuito all’importante redazione dei nuovi regolamenti che disciplinano l’immissione sul mercato europeo dei dispositivi medici, diagnostici in vitro ed impiantabili attivi.
Il sistema sanitario europeo è in profonda evoluzione sul piano tecnologico; si prevede, secondo alcuni studi, che entro il 2060 la popolazione ultrasessantenne raddoppierà. Questo significa maggiore domanda di assistenza sanitaria, che si traduce in un aumento del numero delle tecnologie biomediche e della loro complessità. Pertanto il legislatore europeo, per far fronte a questo processo inarrestabile, ha voluto dare un segnale forte sulla governance del sistema, al fine di garantire maggiore sicurezza e tutela del cittadino, uniformando i processi che stanno a monte dell’immissione dei dispositivi medici nel mercato europeo. Le attuali direttive europee risalenti agli anni 90, presentano diverse criticità e spesso non a passo con la crescita tecnologica.
Durante la discussione è emerso il ruolo centrale dell’Università nel delicato compito di fare ricerca e formazione di nuovi ingegneri nell’ambito biomedicale come ha sottolineato Spadea. Una università, secondo il presidente dell’ordine Saccà, che deve fare rete qui in Calabria e farsi conoscere nelle istituzioni e nella cittadinanza, salvaguardando e supportando il corso di Laurea in Ingegneria Biomedica del Campus di Germaneto. Un ruolo, quello dell’ingegnere biomedico e ingegnere clinico, che deve governare la tecnologia sanitaria, come sottolineat dal presidente nazionale AIIC, Lorenzo Leogrande.
L’ingegnere clinico /biomedico, che ormai in Italia è in crescita come numero di iscritti e laureati, deve prendere gli spazi che gli competono nelle strutture sanitarie. In questa direzione l’AIIC svolge quotidianamente una azione di supporto, con lo scopo di fare sistema ed incidere nell’attuale classe dirigente. Oggi non si può prescindere da figure specializzate e opportunamente formate per guidare le tecnologie ospedaliere e tutto il sistema che ruota attorno.
Il legislatore europeo, con la redazione dei nuovi regolamenti sui dispositivi medici, come ha ribadito Salvatore Scalzo, ha voluto dare un segnale forte al mercato europeo ed all’industria biomedicale che muove un flusso economico estremamente rilevante. Oggi gli stati membri gestiscono il sistema con una certa disarmonia. Maggiore stabilità e certezza legislativa si traduce in aumento degli investimenti , delle imprese e conseguentemente sicurezza per i pazienti. L’obiettivo è quello di centralizzare il sistema di controllo e vigilanza dei dispositivi, dare regole precise e indicazioni agli Organismi Notificati degli stati membri, stando attenti tuttavia, come ha ribadito Leogrande, a non rendere il sistema più tortuoso nel cosiddetto “nuovo approccio”.
Si è trattata di una delle prime uscite su temi biomedici da parte dell’Ordine, suscitando apprezzamento negli iscritti e negli addetti ai lavori, che hanno promesso di riproporre iniziative di questa portata. Da segnalare l’impegno assunto dal presidente Lorenzo Leogrande di portare in Calabria prossimamente il prestigioso Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana Ingegneri Clinici, che raccoglie ogni anno più di mille partecipanti tra ingegneri, medici, esponenti della politica, delle istituzioni e dell’Industria a discutere di tecnologia medica ed innovazione.