Idea Calabria: “Riapriamo i ricoveri riuniti per i senza tetto”
“Il freddo persiste e le porte di palazzo San Giorgio sono ritornate ad essere chiuse, almeno per i "senza tetto". Non vorremmo essere fraintesi, abbiamo molto apprezzato il gesto di grande sensibilità sociale che il Sindaco ha fatto in occasione dell'ondata di grande freddo che ha interessato il nostro territorio, così come abbiamo salutato positivamente la grande generosità dei reggini e del mondo delle associazioni, i quali, non si sono certamente risparmiati per dare accoglienza e comfort a vantaggio dei bisognosi”. È quanto scrive Idea Calabria.
“Un gesto che, come i più hanno definito, ha aperto i cuori della speranza. Così come appare altrettanto significativa la scelta di destinare un bene confiscato alle famiglie bisognose. Vorremmo però che, queste iniziative di grande sensibilità sociale e di altrettanto impatto mediatico, non fossero solo uno spot da realizzarsi in modo strettamente occasionale.
“Ricordiamo che Reggio Calabria è già dotata di una struttura per l'accoglienza che sono gli ex Ricoveri Riuniti, rientrati nella disponibilità del Comune di Reggio Calabria e facente parte dell’ampio patrimonio edilizio e fondiario delle ex I.P.A.B. (Istituti per l’Assistenza e Beneficenza), formatosi per donazioni e lasciti testamentari di famiglie reggine nell’ultimo quarto dell’Ottocento e le cui finalità sono strettamente collegate con i bisogni dei senzatetto e delle famiglie in difficoltà.
“I così detti "Ricoveri Riuniti di mendicità comunale" rappresentano una eredità che è stata trasferita all’Ente pubblico per motivi burocratici ma che, insieme alle “proprietà”, ha trasferito, a nostro avviso, anche l’obbligo morale di provvedere a sanare le ingiustizie sociali. Ad oggi, malgrado gli stessi siano stati ristrutturati, sono rigorosamente chiusi, con il rischio di azioni vandaliche e occupazioni abusive.
“Anziché iniziative estemporanee, riteniamo sia giunto il momento di attuare un intervento stabile e duraturo, che consenta ai bisognosi di poter riacquistare una dignità di vita che altrimenti sarebbe perduta. Destiniamo al più presto i ricoveri riuniti alle finalità per le quali sono stati generosamente donati alla comunità reggina”.