Gdf Reggio Calabria, sequestrata cocaina, arrestato un corriere
I finanzieri del Gruppo reggino unitamente ai cani antidroga “Urna” “Machin” e “Pessy” nei giorni scorsi hanno proceduto al controllo di un’autovettura condotta da un calabrese di Platì di 32 anni G.R. diretta verso gli imbarcaderi di Villa San Giovanni. Il giovane, che alle domande di rito rivolte dai militari aveva sostenuto di essere diretto in Sicilia per motivi di lavoro, alla vista delle unità cinofile aveva manifestato inequivocabili segnali di nervosismo. L’abilità dei finanzieri, che avevano già notato l’andatura incerta della VW Golf condotta dall’uomo, accompagnata dall’insostituibile apporto dei cani antidroga, permetteva di rinvenire due involucri sigillati con del nastro da imballo contenenti cocaina accuratamente nascosti nella parte posteriore dell’auto. Infatti, nonostante il tentativo di sviare il fiuto dei cani avvolgendo la cocaina in un involucro di cellophane impregnato con caffè e grasso, non appena il conduttore di “Urna” avvicinava il cane all’autovettura, l’animale grattava con le unghie e segnalava in modo vistoso e con il muso la parte posteriore destra dell’auto fra il fanale e la targa. Tale comportamento ha consentito così di rinvenire la sostanza stupefacente occultata in un doppiofondo con una profondità di circa 30 centimetri, abilmente realizzato nel portabagagli dell’auto al quale era possibile accedere solo attraverso un’apertura ben nascosta dietro la targa ricavata sul paraurti posteriore. Alle successive analisi del narcotest la sostanza sequestrata si rivelava essere cocaina con alto grado di purezza e del peso complessivo di 1400 grammi. Il giovane calabrese è stato tratto in arresto per detenzione di sostanze stupefacenti e tradotto presso la locale casa circondariale. Sono, tuttavia, in atto attività delegate dall’Autorità Giudiziaria reggina al fine di determinare la provenienza dello stupefacente ed il concorso di altri soggetti nelle fasi dell’approvvigionamento, del trasferimento e dello smercio della sostanza che visto il rilevante quantitativo e considerato il contesto esterno di riferimento non può essere stata trattata soltanto dall’arrestato.