90 anni di Confindustria Cosenza, Oliverio: “lavorato sodo, continueremo a spenderci”
Il Presidente della Regione, Mario Oliverio, è intervenuto questa mattina, a Cosenza, all’Assemblea Pubblica organizzata da Confindustria Cosenza per celebrare i novanta anni della sua fondazione.
Dopo aver analizzato il particolare momento di crisi che vive l’economia nazionale ed internazionale ed aver auspicato un maggiore protagonismo dell’Europa, il Presidente Oliverio si è soffermato sul ruolo che possono svolgere, in tale contesto, il Mezzogiorno e la Calabria, riconoscendo a questo e al precedente governo di aver riacceso i riflettori su una parte del Paese che era stata per troppo tempo trascurata e dimenticata ed il cui sistema istituzionale locale spesso è stato incapace perfino di spendere le risorse a sua disposizione.
“Al momento del nostro insediamento, al 31 ottobre del 2014 –ha ricordato Oliverio- era stato impegnato solo il 47% delle risorse del programma comunitario e tra quel 47% impegnato, figuravano grandi progetti che non sono stati nemmeno cantierati. In questi mesi abbiamo lavorato sodo per mettere al riparo quelle risorse ed oggi posso dire che, grazie a questo lavoro e alla utilizzazione dei cosiddetti progetti-sponda, abbiamo recuperato il tempo perduto, mettendo al sicuro quelle risorse e, contemporaneamente, lavorando per mettere in campo la nuova programmazione 2014-2020. Abbiamo definito il POR, il Psr, abbiamo sottoscritto i Patti per la Calabria e per la Città Metropolitana di Reggio Calabria ed oggi abbiamo a disposizione un volume di risorse importanti che ammonta a circa nove miliardi di euro che ora devono essere utilizzate e, rispetto a cui, siamo già entrati nella fase operativa. Ad oggi, come ha confermato lo stesso Ministro De Vincenti il 7 gennaio scorso durante la sua visita in Calabria, sono state già impegnate il 36% di risorse, vale a dire 866 milioni di euro su 2 miliardi. Alcuni bandi sono stati già pubblicati e altri sono in prepubblicazione. Sul Psr abbiamo pubblicato 14 bandi che impegnano oltre il 50% delle risorse. attraverso un processo che viene costantemente monitorato con una nuova metodologia che consente il controllo sociale dell’intero iter. In tale direzione abbiamo definito piattaforme che, attraverso la digitalizzazione e la dematerializzazione, governano e controllano l’intero processo, semplificando ed accorciando di gran lunga i tempi. L’obiettivo è quello di fare ogni sforzo perchè le risorse vengano utilizzate al meglio e in maniera trasparente per creare sviluppo, invertendo definitivamente la direzione di marcia seguita in passato e che ci ha portato a perdere, anche per effetto della crisi, dal 2007 al 2014, in sette anni, 14 punti di PIL e migliaia di posti di lavoro in termini occupazionali”.
“La sfida che oggi abbiamo davanti –ha aggiunto Oliverio- è quella di vedere, ognuno per la propria parte,come utilizzare al meglio queste risorse. Il sistema delle imprese calabrese può svolgere, in questo senso, un ruolo importante. A tal proposito ritengo che, per accorciare i tempi tra la progettazione di un’opera e la sua realizzazione, debba essere rivisto il Codice degli Appalti. Così come devono essere coordinati i diversi strumenti che operano nelle regioni meridionali. Mi riferisco ai Patti, ai Por, ai Psr delle singole regioni, che devono avere una regìa ed una visione nazionale che si deve incontrare ed incrociare con una prospettiva di investimento in direzione dell’ammodernamento delle infrastrutture strategiche. Ricucire gli interventi nazionali con quelli regionali e di fondamentale importanza”.
“Abbiamo bisogno, infine -ha proseguito il Presidente della Regione- di far crescere, insieme alla realizzazione delle opere, una cultura ed una pratica della legalità. Una politica malata, non perdo occasione per sottolinearlo, è anche frutto di una domanda malata. Occorre definire un quadro chiaro di regole per costruire e proiettare nel mondo una nuova immagine della nostra terra, perchè quella che si è affermata nel corso degli anni è uno stereotipo che proietta un’immagine negativa della Calabria e dei calabresi. E questo non fa bene alla crescita e allo sviluppo della nostra regione. Proprio per questo motivo, nei giorni scorsi, ho proposto al ministro Minniti di lavorare ad un protocollo-quadro sulla legalità, affinchè una regione esposta come la nostra, che ha a disposizione nove miliardi di euro da spendere nei prossimi anni, sia preservata e garantita da un quadro di regole in cui la legalità deve essere la condizione rispetto alla quale misurarsi per crescere e per schiodare un’immagine che la Calabria non merita.
In questo quadro –ha concluso Oliverio- c’è bisogno di uno sforzo corale. Un uomo solo al comando non va da nessuna parte. Sono convinto che ce la possiamo fare. Nel 2015, per la prima volta dopo tanti anni, abbiamo registrato un piccolo segno positivo sul PIL e sulle presenze turistiche, che indica un’inversione di tendenza, un chiaro cambio di rotta rispetto al passato. E’ la conferma che il cambiamento è possibile. Noi continueremo a spenderci e a lavorare in questa direzione”.