Lavoro: dipendenti comunali senza stipendio, sit-in a Gioa Tauro
L'assemblea permanente del personale del comune di Gioia Tauro (impiegati e Lsu-Lpu) ormai da tre mesi senza stipendi ha indetto un sit-davanti la sede del Comune per la mancanza risposte concrete rispetto ai tempi dei pagamenti . Alcuni lavoratori di sono incatenati minacciando di inscenare altre poteste estreme. Ne da' notizia, con un comunicato, la Cgil. "In tarda mattinata, a palazzo Sant'Ippolito, - recita la nota - e' giunto in visita L'Assessore Regionale Caridi invitato ad occuparsi dei problemi delle imprese che hanno subito danni nell'ultimo alluvione. I lavoratori ed i cittadini hanno duramente contestato l'On Caridi perché, - e' spiegato - dopo averlo informato dei motivi dell'agitazione, non solo non hanno ricevuto risposte sugli impegni della Regione , ma addirittura e' emerso che disconosceva il problema. E' inaccettabile che un autorevole componente della Giunta Regionale, come l'on.le Caridi, - si legge - possa disconoscere una vicenda, cosi grave, nonostante ,da parecchi giorni, la stampa ne riporta notizia e lo stesso Presidente Scopelliti sia stato più volte , a detta del Sindaco della città, informato, La Città di Gioia Tauro e' da sempre uno dei simboli della Piana di Gioia Tauro , del Sud e dell'economia dell'intero Paese, vive , da troppo tempo , una grande condizione di disagio. Nelle scorse elezioni regionale il responso elettorale, in città, ha dato la percentuale più alta di consensi di tutta la regione all'attuale governo di centro-destra . Quanto e' accaduto oggi, con le contestazioni , non può che essere visto - scrive sempre la Cgil - come l'incrinarsi del rapporto di fiducia tra i cittadini e l'operato della Giunta calabrese. Infatti, a Gioia Tauro , dinnanzi all'immobilismo delle istituzioni sta avvenendo l'impossibile . Chi pensava che sarebbero bastate le vicende della mala politica e della cattiva amministrazione, per affossare definitivamente una Città "saccheggiata", non poteva mai immaginare che sarebbe arrivato anche l'alluvione per far giungere nella disperazione , all'orlo del disastro centinaia di famiglie . Ancor più grave e' che, la "bancarotta " del Comune e l'alluvione, arrivano nel profondo Sud, abbandonato da tutti e lontano da ogni considerazione di livello nazionale. Oggi, quanto accade in Calabria vale molto meno di quel che avviene in altre parti del Paese. Crediamo che l'assoluto silenzio delle istituzioni e lo scarso impegno - e' scritto in conclusione - siano complici".