Operazione Robin Hood. Romeo, Oliverio alla guida del nuovo corso contro i comitati di affari

Calabria Salute
sebi-romeo.jpg
Sebi Romeo

"L’operazione Robin Hood rivela un quadro inquietante che, se confermato in giudizio, farebbe luce su un utilizzo criminale di fondi pubblici, al fine di costruire private ricchezze con l’aggravante che le risorse in questione erano destinate alle fasce sociali meno abbienti, come ben sottolineato dal dott. Gratteri, cui va il nostro ringraziamento e sostegno".

È quanto sostiene Sebi Romeo, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale. "Il coinvolgimento di burocrati e politici regionali - continua la nota - nonché di “Calabria Etica”, deve però stimolare una riflessione. È evidente che, nella nostra regione, importanti risorse, sino al recente passato, sono state utilizzate per alimentare clientele e comitati di affari. La Calabria è stata strozzata da un sistema caratterizzato dall’intreccio perverso fra ndrangheta, parte della burocrazia e parte della politica”.

“Questo mix – secondo Romeo - ha fatto sì che proliferassero decine di aziende e/o enti sub regionali, utili ad alimentare subdoli scopi di lucro personali e causando brusche frenate allo sviluppo dei nostri territori e alla necessaria azione di investimenti pubblici di interesse generale. Il presidente Mario Oliverio, subito dopo il suo insediamento, ha commissariato e messo in liquidazione diverse aziende regionali, tra le quali “Calabria Etica” e “Calabria Verde”, in una visione strategica di riforma, risanamento e bonifica della nostra regione”.

“Possiamo affermare, anche alla luce dei recenti scandali giudiziari che hanno investito, ad esempio, proprio “Calabria Verde” e “Calabria Etica” – aggiunge il capogruppo Dem - che c'è una politica, rappresentata da Oliverio, capace di arrivare prima della sacrosanta e provvidenziale azione della magistratura e delle forze dell’ordine. Ovviamente, tale caparbia e complessa azione di cambiamento incontra le resistenze di quegli interessi di parte che negli ultimi decenni hanno operato in totale dissennatezza, saccheggiando le pubbliche risorse. Come da ultimo affermato durante la presentazione del rapporto sui due anni di governo regionale, il nostro obiettivo è e sarà quello di completare la riorganizzazione della burocrazia regionale, per liberare le pubbliche risorse al fine di poterle utilizzare con trasparenza nell’interesse dei calabresi onesti”.

“La riforma della Calabria, targata Mario Oliverio – conclude Romeo - continua, con ancora più determinazione, attraverso un'azione libera dalla ndrangheta e dai comitati di affari. Il cambiamento in Calabria si può fare, bisogna crederci con la giusta dose di passione e dedizione".