Viscomi consegna delibera di adesione all’appello lanciato da Avviso Pubblico

Calabria Attualità

Il vicepresidente della Giunta Antonio Viscomi ha consegnato simbolicamente al coordinamento regionale di Avviso Pubblico la copia della delibera di Giunta con la quale la Regione ha aderito all’appello, promosso dalle associazioni Libera, Legambiente e Avviso Pubblico, e dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, per sensibilizzare il Governo ed il Parlamento affinché, prima della indizione delle prossime elezioni politiche, vengano approvate in via definitiva alcuni importanti provvedimenti. Ha partecipato all'iniziativa anche il presidente della Commissione anti-ndrangheta del Consiglio regionale Arturo Bova.

“Ci sono giorni, come oggi, in cui parlare di legalità in questa regione - ha dichiarato Viscomi - è veramente difficile: i fatti sembrano soffocare sul nascere e privare di senso ogni parola e soprattutto la parola legalità. Eppure, proprio in giorni come oggi occorre ribadire con molta chiarezza il nostro 'no' deciso ad ogni forma di corruzione e di connivenza con la criminalità, organizzata o meno che sia. E questo vale per tutti, dal momento che il miglior modo per contrastare la criminalità è quello di fare il proprio lavoro e di farlo nel migliore dei modi possibili, pur nella amara consapevolezza che chi non si adegua a certe prassi sarà sempre colpito dalle classiche armi mafiose: la delegittimazione e l'isolamento, come ben sanno molti amministratori locali di questa regione.

“Appunto per questo – ha rimarcato il vicepresidente -, Avviso Pubblico (associazione a cui la Giunta, seguendo la linea tracciata fin da subito dal Presidente Oliverio, ha aderito con convinzione) rappresenta uno spazio di condivisione di esperienze e di rafforzamento reciproco di tutti gli amministratori che intendono essere al servizio dei cittadini. In questa logica è importante, ed è importante ancora di più oggi, la formale adesione, con delibera di Giunta e non con un mero comunicato stampa, della Regione Calabria all'appello di Avviso Pubblico e di Libera: si tratta di una conferma e di una tappa di un percorso responsabile che deve urgentemente tradursi in una profonda e radicale revisione culturale sul senso stesso dell'azione politica nella nostra regione e deve incarnarsi concretamente sul piano normativo, amministrativo e organizzativo di tutte le pubbliche amministrazioni.

“Non è più possibile – ha proseguito Viscomi - continuare a pensare ai delinquenti come se fossero vestiti con la coppola e la lupara; è necessario invece comprendere che la criminalità conforma ormai segmenti significativi dello spazio pubblico, e per questo corrode e corrompe alla radice la possibilità stessa della vita sociale ed economica delle nostre comunità, privandola di una qualunque speranza di futuro. Per questo siamo stati a Polistena nei mesi scorsi al fianco degli amministratori onesti sotto tiro, che sono la prima frontiera da tutelare; per questo saremo ancora a Locri il 21 marzo 2017 per celebrare la prossima Giornata della memoria delle vittima della mafia e dell'impegno contro la criminalità mafiosa. Mi auguro – ha infine auspicato il vicepresidente Viscomi - che tutti gli amministratori locali della Calabria, qualunque sia il proprio orientamento politico, possano parteciparvi attivamente, operando fin da subito per una risposta corale, forte, impegnata e impegnativa, contro la corruzione e la criminalità organizzata”.

Tra i provvedimenti da approvare sollecitati nella delibera figurano le misure riguardanti gli amministratori locali minacciati e intimiditi; il riconoscimento ufficiale del 21 marzo come Giornata della Memoria in ricordo delle vittime delle mafie; le modifiche alla normativa in materia di beni e aziende confiscate alle mafie, stralciando, eventualmente, questa parte dal complesso disegno di riforma del Codice Antimafia; la riforma della prescrizione dei processi; le misure di contrasto della criminalità nel settore del gioco d’azzardo secondo le proposte elaborate dalla Commissione Antimafia; le misure a favore dei testimoni di giustizia secondo le proposte contenute nelle disposizioni per la protezione dei testimoni di giustizia.