Terremoti: Al liceo classico Telesio di Cosenza si fa prevenzione concreta
Il Liceo Classico 'B. Telesio' di Cosenza, visto anche il particolare momento che si vive su tutto il territorio nazionale per i tristi fatti legati al terremoto, fa prevenzione dando agli studenti, ai docenti ed al personale tutto della scuola le indicazioni necessarie su come comportarsi in caso di emergenza.
Il terremoto non si può prevedere ma si può, anzi si deve, fare prevenzione ed è questo quello che si è fatto al Liceo mettendo in atto anche una seria e ben coordinata prova di evacuazione che ha interessato circa 900 persone tra studenti, docenti e personale Ata.
“Penso che il miglior contributo che la scuola possa dare su una tematica tanto delicata e tanto rilevante per la nostra quotidianità – ha spiegato il Dirigente Scolastico Antonio Iaconianni - sia quello di inculcare la cultura della prevenzione. Occorre che la scuola ponga in atto tutte quelle strategie utili affinché un evento imprevedibile come il terremoto non trovi impreparati i nostri studenti ed il personale tutto della scuola”.
“Una scuola seria ed attenta - ha concluso il Dirigente - dovrà, quindi, prima informare e formare (e su questo punto il nostro Liceo ha un eccellente staff di docenti di scienze che con puntualità e rigore scientifico hanno dato ai nostri studenti tutte le informazioni utili sui terremoti), e poi prevenire e certamente una seria prova di evacuazione, organizzata con professionalità e competenza, permetterà di non farsi trovare impreparati davanti ad un evento che ci auguriamo non avvenga mai”.
Luigi Cribari, Rssp del Liceo, ha ricordato che “Il liceo “Telesio” è regolarmente dotato di un piano di emergenza ed evacuazione che, operativamente, garantisce l’incolumità delle persone che sono costrette ad abbandonare l’edificio scolastico in caso di un qualunque pericolo. La prova di evacuazione sulla base di una simulazione di una emergenza sismica, ha lo scopo di verificare l’acquisizione, da parte di tutti gli occupanti, delle prescrizioni presenti nel piano per un ordinato, e sicuro, esodo di tutti i padiglioni”.
“Le prove di evacuazione - ha concluso Cribari - rivestono, inoltre, la fondamentale funzione di “allenare” tutti gli occupanti a controllare e, quindi, ridurre il panico e l’ansia dovuti al terremoto soprattutto in questo periodo nel quale il nostro Paese è stato tragicamente colpito da fenomeni di questo genere”.
Ambrogio Pelizzoni, addetto al servizio di prevenzione e protezione del Liceo 'Telesio', ha aggiunto che “la scuola, come qualunque altro ente pubblico, è tenuta ad effettuare almeno due prove di evacuazione dell’edificio scolastico allo scopo di testate le procedure da seguire in caso di un qualunque pericolo. La prova della nostra scuola ha simulato un’emergenza sismica e ha avuto lo scopo di educare le persone presenti nella scuola ad abbandonare la struttura sulla base delle prescrizioni previste dal piano di emergenza presente nel Documento di Valutazione dei Rischi”.
“La prova - ha concluso Pelizzoni - è stata effettuata in modo efficace e accurato con conseguenti benefici reali percepiti da parte di tutti (lavoratori e alunni). La finalità è quella di ridurre, quindi, quanto più possibile il panico e l’ansia dovuti al terremoto abituando le persone a mantenere la calma e, conseguentemente, abbandonare in sicurezza l’edificio”.
Ed infine, Gianfranco Maletta, esperto in sicurezza e collaboratore del servizio di prevenzione e protezione del Classico, ha concluso evidenziando che “la prova di evacuazione, oltre a essere quindi un obbligo previsto dalla normativa vigente, costituisce anche un momento di sensibilizzazione dell’intera comunità scolastica riguardo ai rischi connessi a un evento sismico; è infatti opportuno ricordare - ha continuato Maletta - che nella nostra zona possono manifestarsi, sulla base della classificazione sismica dell’intero territorio nazionale, fortissimi terremoti di magnitudo maggiori di quelli che attualmente si stanno verificando in centro Italia. E’ opportuno, quindi, che tutto il personale - ha concluso Maletta - sia opportunamente “allenato”, attraverso opportune indicazioni, a fronteggiare una situazione di emergenza”.