Comitato Pro Santuario Madonna della Grotta, lettera aperta al vescovo Bonanno

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Riceviamo e pubblichiamo.

"Mons. Leonardo Bonanno, siamo un gruppo di cittadini che, con immenso rammarico scriviamo questa lettera aperta perché vogliamo essere ascoltati da Lei in merito al Santuario “Santa Maria della Grotta” di Praia a Mare. Dal 1° Giugno 2016 ad oggi abbiamo lasciato che si realizzassero le sue parole circa la valorizzazione del Santuario, ma non abbiamo visto altro che degrado e abbandono come mai finora, neppure quando i Padri dell’Immacolata avevano il rettorato. Non si può registrare fattivamente un miglioramento ma anzi tutto il contrario.

"Quando il comitato per i festeggiamenti in onore della Madonna aveva chiesto di incontrarla per avere spiegazioni sulla sua decisione, il Vicario Generale sopraggiunto al suo posto ha evidenziato solo una separazione del Santuario dalla Parrocchia per la valorizzazione dal punto di vista diocesano. Ma cosa mancava al Santuario? Negli ultimi anni era diventato un polo di spiritualità non solo per i praiesi ma per tutti coloro che venivano dalle zone limitrofe, da varie regioni di Italia e anche da Russia, Germania, Francia, ecc. che con piacere e gioia venivano accolti dai volontari (giovani e famiglie) che si erano messi a disposizione per onorare la Madonna con il servizio. Oltre l’aspetto naturalistico e culturale è importante evidenziare l’importanza storico-identitario e spirituale che il Santuario ha per il popolo di Praia.

La Parrocchia nasce e si sviluppa dal Santuario, e dal 1958 data di costruzione della Chiesa dedicata al Sacro Cuore, il rettore non è mai stato diverso da un parroco o un vice parroco della Parrocchia, proprio perché il Santuario è tutt’uno con questa e non può essere diviso; in un comprensorio così piccolo non possono esistere due realtà distaccate. La storia lo narra e i risultati ne danno conferma. Il Cuore di Gesù è unito al Cuore di Maria e questo è il senso profondo della spiritualità della nostra Parrocchia.

Il Santuario non può vivere senza la Parrocchia che lo anima e che attinge forza dalla Vergine Maria. Se alcuni praiesi non salgono più, non è per protesta ma perché non si sentono più nella propria casa, vista questa espropriazione violenta, senza dialogo e senza spiegazioni soddisfacenti. Gli stessi volontari non sono stati più contattati dal rettore né per organizzare i turni e né per accogliere eventuali gruppi.

Incomprensibile per noi vedere il Santuario chiuso la Notte di Natale, oppure vedere video promozionali dove parrucchieri tagliano i capelli nel luogo dove si celebra la messa. Non solo sono stati autorizzati ma il Santuario era anche addobbato in maniera puntuale come non lo è stato alla festa di agosto. L’ennesima ferita per noi devoti, che ci rechiamo in quel luogo per rimanere nella quiete ai piedi della nostra Madre Celeste. Forse più che promuovere il paesaggio si dovrebbe riprendere quella spiritualità che dal 1° giugno è venuta a mancare.

Eccellenza aspettiamo una risposta da Lei con la speranza che a breve potrà venirci a far visita, ormai ci sentiamo abbandonati visto che non si reca più da noi da lungo tempo".

il Comitato Pro Santuario Madonna della Grotta