Presentazione del libro “Vaccarizzo Albanese e i suoi caduti in guerra”
Rigore storico e nitore descrittivo. Gli elementi caratterizzanti la prolifica attività culturale del prof. Francesco Perri trovano residenza anche nell’ultima opera, “Vaccarizzo Albanese e i suoi caduti in guerra”, stampata per i tipi de La Mongolfiera.
Date e dati, nomi e volti, luoghi e circostanze. È un vero e proprio abbecedario della memoria quello che ci consegna l’Autore, che a Vaccarizzo Albanese è nato e vissuto, non lesinando energia alcuna nell’insegnamento e nell’impegno politico, finanche a ricoprire nel passato il ruolo di sindaco.
Il libro sarà presentato domenica 19 febbraio, alle 16.30, presso Palazzo Marino, su iniziativa dell’Amministrazione Comunale in collaborazione con lo Sportello linguistico e l’Azione Cattolica. Il programma prevede i saluti del sindaco, Antonio Pomillo, e del parroco, papàs Elia Hagi.
Seguiranno gli interventi del papàs Pietro Lanza, vicario generale della Diocesi di Lungro, e dell’autore del volume, prof. Francesco Perri. I lavori della manifestazione - coordinati da Chiara Liguori, presidente dell’Azione Cattolica parrocchiale e arricchiti dalla lettura di alcuni brani dell’opera da parte di Silvia Tocci, responsabile del locale Sportello linguistico – saranno conclusi dal prof. Giovanni Pistoia, poeta e scrittore, che ha curato la Prefazione del libro.
L’opera di Perri – autore di numerose altre pregevoli pubblicazioni, dalle quali si evince chiaramente il certosino lavoro dello storico, svolto con passione e abnegazione – contiene alcuni cenni storici sulla Prima e sulla Seconda Guerra mondiale ma anche sulla Guerra etiopica (Africa Orientale), schede particolareggiate di tutti i soldati di Vaccarizzo Albanese caduti nei conflitti con foto, atti, notizie, nonché riferimenti alle lapidi e ai monumenti eretti in ricordo dei caduti stessi. Non mancano delibere comunali, articoli di giornali dell’epoca e documenti di sicuro interesse per il lettore.
Si tratta di un inno alla gioia di vivere, pur tracciando profili di quanti, tra noi, non sono più. Una delicata composizione di pagine che emanano profumo di libertà, in luogo di blande celebrazioni dal sapore retrò.
Il poeta e scrittore Dante Maffia, nella Postfazione al volume, suggerisce di leggere il lavoro di Perri come “un invito a considerare la vita”. Un corale ritratto di volti familiari, definiti dal prof. Giovanni Pistoia nella sua Prefazione “Giovani, giovanissimi, tutti certamente attaccati alla vita”, ribadendo più volte un condiviso auspicio: “Sarà un bel giorno, quel giorno, se mai quel giorno sarà, quando le madri non partoriranno più figli da mandare al macello”.
Perri dedica questa sua opera “Alla memoria dei miei concittadini che persero la vita in guerra”, rivolgendosi anzitutto alle giovani generazioni, non solo della comunità di Vaccarizzo Albanese, bensì di ogni luogo e provenienza, troppo distratte da consumismo, materialismo e facile edonismo.
“Questa pubblicazione – scrive l’Autore – vuole onorare i nostri concittadini caduti in guerra ed essere un messaggio di pace. (…) In fondo sono i giovani soldati i protagonisti di questo lavoro”, ossia coloro i quali, in silenzio e lontano dai fasti della celebrità, hanno contribuito a scrivere la Storia.