Parco della biodiversità in preda ai vandali, bruciate le macchinine delle giostre
A pochi giorni dal riposizionamento della Madonnina di Medjugorie, il cui volto era stato completamente sfigurato in seguito ad un deplorevole atto vandalico, il Parco della Biodiversità viene ancora una volta colpito al cuore dalla violenza inaudita e vigliacca di ignoti che non hanno di meglio da fare che distruggere un bene collettivo tanto caro a Catanzaro e alla Calabria.
Questa volta si sono accaniti contro le baracche vicino alle giostrine che custodivano le automobiline ed andate completamente distrutte.
Ieri sera un incendio è difatti divampato nei pressi delle giostre del Parco. In seguito all’intervento dei Vigili del fuoco, che hanno prontamente spento il rogo, si è riscontrato che le fiamme hanno interessato tre baracche di cui due di legno parzialmente bruciate e una di lamiera coibentata contenente sei vetture per giostrine, andate appunto completamente distrutte. Sul posto è stata rinvenuta anche una tanica contenente tracce di liquido infiammabile, posta sotto sequestro dalla Polizia.
“Atti vandalici che suscitano sdegno e rabbia ancora di più perché – ha sbottato il presidente della provincia, Enzo Bruno – vanno ad interessare un luogo che ha regalato tanti momenti felici di svago ai bambini che vivono e animano il Parco della Biodiversità. Questo grande patrimonio collettivo andrebbe preservato e invece continua ad essere ferito, colpito, distrutto senza motivo se non l’inciviltà”.
“Ancora una volta quale estimatore del Parco e presidente dell’Amministrazione provinciale di Catanzaro, che tra mille sforzi cerca di mantenere l’eccellenza di questa struttura nonostante le risorse limitate a disposizione, ricordo 60 mila euro per la manutenzione a fronte delle 900 mila degli anni passati – ha proseguito Bruno – mi appello al senso civico dei cittadini e chiedo loto di collaborare con gli uffici dell’ente vigilando affinché non vengano commessi atti di vandalismo, e segnalando eventuali criticità e pericoli”.
“Il senso civico, il rispetto del patrimonio paesaggistico e ambientale, delle sue strutture sportive e ludiche, delle opere d’arte all’interno del Parco deve essere da stimolo a tutelare un’area così vasta e frequentata da danneggiamenti ed episodi di inciviltà. Ripeto ancora una volta quando ribadito in più occasioni – conclude il presidente Bruno – non ci sono risorse per ricostruire il Parco: se viene distrutto non potrà essere recuperato. Quindi, aiutateci a preservarlo e abbiatene cura come se fosse vostro: solo come una comunità che cammina assieme nella fiducia reciproca si creano gli anticorpi sociali capaci di stoppare la criminalità che deturpa e danneggia il bene comune”.