Dal Mozambico alla Norvegia: Ivan Mazuze al Play Music Festival
I “Fili sottili” che legano i ritmi del Mozambico all'armonia del Sudafrica alle atmosfere norvegesi: Ivan Mazuze esprime con la sua musica l'essenza del jazz che supera qualsiasi barriera. Domani sera alle 21.30 il salone del Palazzo Miramare di Reggio Calabria accoglierà il pluripremiato sassofonista per l'apertura del Play Music Festival 2017, la rassegna organizzata dall'associazione Soledad con la direzione artistica di Alessio Laganà.
“È la mia prima volta a Reggio, non vedo l'ora di suonare e di conoscere persone e luoghi - esclama Mazuze alla vigilia della prima tappa del tour italiano - per me, alcuni comportamenti culturali guidano il modo di essere e di vivere - sottolinea - vorrei conoscere questi aspetti di Reggio Calabria”. Musica è cultura: un approccio che lo ha portato, dopo la laurea in “Jazz e Composizione” all'università di Cape Town, in Sudafrica, ad un ritorno consapevole alle radici.
“Volevo saperne di più sulle tradizioni musicali del luogo dove sono cresciuto, un villaggio rurale del Mozambico - racconta - avevo in testa ricordi d'infanzia dei riti molto frequenti di esorcismo, in cui le percussioni e la voce giocano un ruolo fondamentale, e ho voluto studiarne l'impatto”. Prima di conseguire la laurea in “Etnomusicologia”, Mazuze quindi ha scoperto “un bellissimo repertorio sconosciuto di strumenti ed elementi musicali: sia i suoni delle percussioni che le melodie vocali continuano ad ispirarmi quando compongo, anche se cerco di incorporarli in un contesto contemporaneo”.
Nel sassofono di Mazuze, vincitore della Old Mutual Jazz Competition, anche la Norvegia, dove si è trasferito dal 2009: “Nelle mie performance, tendo a mettere insieme gli aspetti che amo di più di ogni posto, quindi i ritmi e melodie del Mozambico, l'uso delle fantastiche progressioni armoniche del Sudafrica, l'approccio minimalista alla musica norvegese - sottolinea il compositore, il cui ultimo album, “Ubuntu”, è stato scelto da JazzCd per la raccolta focalizzata sulla scena norvegese contemporanea. Domani sera al Miramare sarà accompagnato da Per Mathisen al basso, Jacob Young alla chitarra e Raciel Torres alle percussioni: “Ho sentito un sacco di storie sulla Calabria e la sua tradizione enogastronomica - spiega Mazuze - il pianista calabrese Enrico Zanisi è un mio grande amico: sono sicuro che grazie allo stesso potere magico della musica mi connetterò con chi verrà ad ascoltare. Ci divertiremo”.