Dissidi tra familiari, dà fuoco all’auto del cognato: scoperto grazie alla videosorveglianza
I carabinieri di Rosarno, nel reggino, hanno arrestato un 26enne di Rosarno, F.F., accusato di danneggiamento: l’uomo avrebbe dato fuoco all’auto di proprietà del cognato, M.A., 38 anni.
Le indagini erano partite all’indomani del fatto, avvenuto nella notte dell’1 aprile dell’anno scorso. Le fiamme avevano danneggiato anche un’altra auto parcheggiata nelle vicinanze e la facciata di un negozio. Sul posto i Vigili del Fuoco di Palmi ritrovarono una bottiglia di plastica con del liquido infiammabile, confermando da subito la natura dolosa del gesto.
Le investigazioni, condotte dai militari della Tenenza locale, diretti dal Comandante Alfio Rapisarda, in stretta sinergia con il Comandante della Compagnia di Gioia Tauro, Gabriele Lombardo, si concentrarono da subito nell’analisi delle immagini di alcuni sistemi di videosorveglianza installati nelle vicinanze del luogo del delitto; i riscontri premisero sin dai primi momenti di appurare il coinvolgimento del 26enne.
Le telecamere erano difatti riuscite ad immortalare una persona: grazie all’intuito ed all’approfondita conoscenza del territorio da parte degli investigatori, venne riconosciuto il giovane, già noto alle forze dell’ordine. In seguito si è ricostruito non solo il movente del gesto, riconducibile a dei dissidi privati tra familiari, ma anche di arrivare a comprendere che l’incendio non era che l’ultimo di una serie di atti intimidatori subiti dalla vittima nei mesi precedenti, con un’escalation che si era acuita nell’aprile del 2016.
La Procura della Repubblica di Palmi non ha esitato così nel richiedere l’emissione della misura cautelare, accolta dal GIP che ha disposto per il 26enne gli arresti domiciliari.