Operazione antidroga tra Calabria, Lombardia e Sicilia. Cinque persone in manette
Il traffico di droga si sarebbe sviluppato lungo l’asse Lombardia-Calabria-Sicilia. Così questa mattina, nell’operazione “Dead dog”, la polizia di Palermo ha arrestato cinque presunti trafficanti di cocaina.
A finire in manette sono stati Omar Ribaudo, 40enne; Salvatore Ficarotta, 34enne; Luciano Virzì 29enne; Paolo Rizzo, 53enne e Francesco Graffeo, 40enne, accusati di traffico e detenzione di stupefacenti. I primi due sono finiti in carcere, gli altri tre ai domiciliari.
L’operazione è stata denominata ''Dead Dog” a seguito dell’espressione utilizzata da parte di un indagato a Ribaudo (''Muriu u Canì') per commentare un evento negativo per l’associazione a delinquere.
A carico di Ribaudo, Ficarotta e Virzì sussisterebbero gravi indizi per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, mentre a Rizzo e Graffeo contestati il trasporto e detenzione di stupefacente.
L’operazione ha preso le sue mosse nel giugno del 2014, quando la squadra mobile di Palermo ha iniziato a indagare su due gruppi criminali e, nello specifico, su un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga lungo l’asse Lombardia, Calabria e Sicilia.
Persona centrale dell’organizzazione sarebbe stato Ribaudo che, residente nell’hinterland milanese, avrebbe pianificato e organizzato l’invio di droga in Sicilia che sarebbe stata consegnata al corriere a Villa San Giovanni, nell’interesse di Ficarotta.
Nel 2009 Ribaudo era stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Milano, per traffico di stupefacenti aggravati dal “metodo mafioso”, insieme a un uomo arrestato per associazione per delinquere di tipo mafioso.
Nell’operazione Dead dog sarebbe emerso che il corriere sarebbe stato Virzì che, inserito nel rione Medaglie D’Oro, il 29 luglio 2014 era stato arrestato a Palermo perché trovato in possesso di 1 chilogrammo di cocaina, che aveva ritirato a Villa San Giovanni. Le indagini avrebbero inoltre fatto luce su un secondo gruppo destinato a vendere la droga ad acquirenti locali e a terze persone provenienti da altre provincie siciliane e di paesi dell’hinterland cittadino.
In questo ambito sarebbero stati inseriti Rizzo e Graffeo, del villaggio Santa Rosalia, definiti dagli inquirenti come i corrieri della droga nel territorio di Calatanissetta. Il 7 dicembre 2015, Graffeo e Rizzo sono stati controllati mentre percorrevano l’Autostrada A19 Palermo-Catania in prossimità di Scillato e trovati con 6 involucri sigillati con del nastro adesivo marrone, contenenti circa kg 5 di hashish sotto forma di tavolette, alcune delle quali riportavano i loghi Rs e London.
La perquisizione effettuata a casa di Graffeo avrebbe inoltre consentito di trovare 4 tavolette di hashish dal peso complessivo di 400 gr circa. I due sono stati arrestati. Ribaudo è stato rintracciato e catturato a Como da operatori della Squadra Mobile locale.