Reggio, trekking urbano e recupero del verde per i giovani di Macramè
Doppio appuntamento con il Progetto Macramè quello svoltosi nella giornata di venerdì 17 marzo. Al centro l'attenzione alle tematiche ambientali, della salute e del sociale.
Durante la mattinata i protagonisti sono stati i giovani studenti dell'ITI "Panella Vallauri" che hanno percorso a piedi le strade di Reggio Calabria per vivere un'esperienza unica di trekking urbano, eco-turismo sportivo dolce. Iniziativa condivisa dalla dirigente dell'istituto, Anna Nucera, dalla professoressa D'Elia, referente per l'istituto scolastico del Progetto Macramè, e dalla professoressa Battaglia.
Accompagnati dagli insegnanti e dai formatori di Macramè gli studenti, dopo aver individuato dei punti di interesse e costruito un itinerario con tanto di indicazione dei tempi per realizzarlo, hanno camminato per le vie della città soffermandosi a raccontare o ascoltare storie sui luoghi e scattare delle fotografie che verranno utilizzate per creare la loro guida della città.
Un percorso alla scoperta del patrimonio artistico, culturale ed ambientale di Reggio. Dal Castello Aragonese al Museo Diocesano, dalle mura greche sul lungomare alla Villa Comunale, da piazza Italia al Museo Archeologico Nazionale. Tutti insieme a camminare per le vie della città, per scoprirla o riscoprirla, coniugando arte, paesaggio e cultura con la buona abitudine di camminare a piedi.
Tra i punti di interesse anche il bùling di via Emilio Cuzzocrea, bene confiscato alla 'ndrangheta, che diventerà un centro civico cittadino di cui beneficiari primari saranno proprio gli studenti. Esperienza su cui i ragazzi dell'ITI "Panella Vallauri" hanno già avuto modo di riflettere grazie all'Arci di Reggio Calabria, partner del Progetto Macramè, e di confrontarsi sui temi del riuso dei materiali e sugli strumenti per una comunicazione etica, nell'ambito dell'azione di volontariato ambientale del progetto e con laboratori dedicati.
Attenzione all'ambiente ed alla città anche nella seconda iniziativa organizzata nell'ambito del Progetto, caratterizzato da un intenso programma di azioni di volontariato sul territorio e finanziato dalla "Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale" nell'ambito del "Piano Azione Coesione - Giovani no profit".
Grazie al coinvolgimento dell'associazione Abakhi, presieduta da Alessandro Cartisano, che gestisce il centro di prima accoglienza per minori non accompagnati "Casa Anawim", è stata recuperata, abbellita e curata un'aiuola della via marina. Una porzione di verde comune, adottato dai giovani ospiti di "Casa Anawim", nei pressi della struttura reggina. Un nuovo abito per l'aiuola con fiori colorati in cerchio, per rappresentare i cinque continenti, legati da pietre che tracciano un percorso, come fossero orme, simbolo del passaggio in un mondo che dovrebbe essere sempre più senza barriere.