Tutto pronto a Reggio per l’apertura del nuovo Urban Center comunale
Tutto pronto per l’inaugurazione del nuovo Urban Center del Comune di Reggio Calabria. Appuntamento domani martedì 21 marzo alle ore 17:30 presso la sede operativa di via Tommaso Campanella 35, angolo via degli Ottimati. La struttura sarà il primo Urban Center in Italia realizzato all’interno di un immobile confiscato alla criminalità organizzata ed acquisito al patrimonio comunale. Ancora una volta Reggio Calabria si pone come riferimento in ambito nazionale di buone prassi amministrative. Non è un caso che per l’inaugurazione del nuovo Urban Center si sia scelta la data simbolica del 21 marzo che corrisponde al primo giorno di primavera ed alla Prima Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno celebrata da Libera, Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie.
Il nuovo Urban Center di via Campanella sarà un vero e proprio riferimento per la partecipazione di cittadini, soggetti associativi, ordini professionali, associazioni di categoria, che da oggi avranno una nuova funzionale porta di accesso diretto alla vita amministrativa dell’ente. Un ulteriore tassello del percorso di partecipazione avviato dall’Amministrazione Falcomatà. All’interno della struttura saranno presenti pannelli espositivi, video, totem grafici ed altri strumenti di partecipazione che illustreranno le diverse attività in atto. Tutti i soggetti interessati potranno prendere visione dei progetti inerenti il governo del territorio, comprese le attività relative alla redazione del Piano Strutturale Comunale e ai servizi di rilievo urbano. L’Urban Center sarà un vero e proprio laboratorio urbano di partecipazione civica all’interno del quale saranno organizzati incontri, mostre, workshop, seminari di studio, anche al fine di rendere pubblici e condividere i documenti di pianificazione territoriale e i progetti di interesse pubblico perchè possano essere valutati e condivisi prima della loro realizzazione.
L’Urban Center rappresenta un luogo di incontro tra l’Amministrazione e i cittadini, che potranno elaborare ed avanzare proposte concernenti la realizzazione di opere e infrastrutture pubbliche, accompagnando il processo decisionale sulle scelte in materia di progettazione, pianificazione urbanistica e trasformazione del territorio. Già a partire dai prossimi giorni la struttura ospiterà inoltre una serie di mostre ed incontri, iniziative di ascolto dei cittadini e momenti di confronto e dialogo tra Amministratori e tecnici su problematiche di interesse urbano. Tra gli obiettivi del nuovo istituto comunale è prevista l’organizzazione di attività di partecipazione civica, focus group, laboratori di progettazione partecipata, Open Space Tecnology e coworking, al fine di coinvolgere la cittadinanza nelle diverse fasi dei processi urbani: dall’idea progettuale alla pianificazione, dalla programmazione alla realizzazione delle opere pubbliche fino all’apertura ed alla loro destinazione funzionale.
“L’apertura del nuovo Urban Center di via Campanella - ha spiegato il sindaco Giuseppe Falcomatà - rappresenta un’ulteriore importante tappa del percorso di partecipazione avviato già dall’inizio di questa consiliatura. E’ una questione di metodo che diventa sostanza: ascoltare i cittadini, consentire alle associazioni e agli ordini professionali una presenza attiva nelle scelte programmatiche dell’ente, sono obiettivi nient’affatto scontati che fino a qualche anno fa a Reggio Calabria erano davvero un’utopia. Ritengo significativo inoltre che per realizzare la sede operativa dell’Urban Center abbiamo scelto un bene confiscato alla criminalità organizzata ubicato in pieno centro. Credo sia il modo migliore per restituire ai cittadini ciò che era stato loro sottratto attraverso i circuiti dell’illegalità. Il programma sull’assegnazione dei beni confiscati è una pratica sulla quale stiamo lavorando molto e che ha già dato buoni risultati, tanto da suscitare l’interesse delle massime istituzioni nazionali che hanno in qualche modo incentivato la replica delle procedure attivate a Reggio anche in tanti altri comuni italiani. E’ una bella soddisfazione soprattutto perchè riusciamo in questo modo a trasformare il record negativo di territorio con il numero più alto di beni confiscati in Italia in una risorsa da destinare ai cittadini”.