Protocollo contro le occupazioni abusive, Cgil e Sunia: applicarlo in tutto la regione
Primo report sul protocollo di Catanzaro per la sicurezza, la prevenzione ed il contrasto alle occupazioni abusive. Un’azione di prevenzione e di contrasto alle occupazioni illegittime e sulle permanenze irregolari di alloggi popolari che ad avviso della Cgil e del Sunia Calabria “va aiutata ed estesa su tutto il territorio regionale a partire dai Sindaci delle altre città capoluogo e dalle Prefetture competenti per territorio".
Le Sigle, dunque, valutano positivamente il primo protocollo siglato a Catanzaro tra la Prefettura, la Regione Calabria, l'Aterp Calabria, la Questura ed il Comune di Catanzaro e che a loro dire sta “offrendo una serie di interventi e protocolli mirati a rendere più efficace la sinergia istituzionale per prevenire, contrastare e rendere di nuovo fruibili gli alloggi occupati illegalmente per essere successivamente riassegnati a quei nuclei familiari che da più di 10 anni stazionano nelle graduatorie comunali per le assegnazioni di alloggi di edilizia residenziale pubblica”.
Il dati del report appena pubblicato dall'Aterp Calabria per Cgil e Sunia dimostrerebbero quanto il ripristino della legalità, in questo settore, sia una priorità. “Lo abbiamo più volte, in solitudine, sostenuto e rimarcato pubblicamente negli incontri istituzionali con i Prefetti, con la Regione Calabria, con i Comuni e con l'Aterp: in Calabria oltre il 50% degli alloggi popolari si trova in questa situazione. A farne le spese, in mancanza di ogni azione - ribadiscono i sindacati - sono le migliaia di famiglie meno abbienti che da oltre un decennio affollano le “graduatorie e che subiscono quotidianamente lo sgretolamento di questo loro diritto. L'abuso non è solo l'occupazione illegittima ma anche quello di chi utilizza un alloggio non avendone più alcun diritto per la perdita dei requisiti nel corso del tempo, le così dette permanenze irregolari”.
“Dinanzi ai numeri che vengono fuori dal report e – continuano - dinanzi alla certezza che in Calabria i fondi ex Gescal, che dovevano servire a finanziare gli interventi abitativi finalizzati alle fasce più deboli, sono stati, nel corso degli anni passati, vergognosamente riprogrammati ed utilizzati in altre direzioni dalla Regione Calabria, acquista enorme importanza l'azione di ripristino delle regole in questo settore che consentirebbe la riassegnazione agli aventi diritto di parte del patrimonio pubblico”. Per questo Cgil e Sunia si auspicano “che l'azione intrapresa sia costante e non episodica e chiediamo che, a partire dai Sindaci delle altre città capoluogo (Cosenza, Reggio Calabria, Vibo Valentia, Crotone) si promuova lo stesso protocollo di Catanzaro, così come sollecitato dall'Aterp Calabria”.