Luce su una serie di rapine nel cosentino, in due arrestati all’alba

Cosenza Cronaca

Sarebbe stata fanno luce su quattro rapine a mano armata consumate ai danni di altrettante attività commerciali di Cosenza e Rende, tre delle quali a febbraio un’altra avvenuta nel novembre scorso.

All’alba di stamani, i carabinieri della Compagnia di Rende hanno difatti eseguito due misura cautelari a carico di altrettante persone accusate di essere i responsabili dei fatti criminali: si tratta di un 33enne cosentino residente a Rende, M.B.D., e di un 24enne di Rogliano, B.G. che vive nel capoluogo.

Al primo vengono contestate tre delle rapine che avevano anche creato particolare allarme tra cittadini e commercianti: quella del 5 febbraio alla yogurteria “Yogorino” in via Busento a Rende; quella del 9 febbraio al negozio “Acqua e sapone”, di via Lanzino del capoluogo e, infine, quella del 27 febbraio al panificio “Conforti”, in via Kennedy a Rende.

Gli investigatori spiegano che tutti e tre i fatti sono stati commessi allo stesso modo, ovvero con il malvivente entrato in azione col volto in parte coperto indossando un cappellino e con un coltello in mano per terrorizzare le vittime, a cui sono stati portati via, in totale, 1.600 euro.

Le indagini, condotte dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rende e dai colleghi della Stazione locale, hanno potuto contare sul contributo determinante delle vittime e delle telecamere di videosorveglianza, facendo emergere dei chiari elementi di responsabilità nei confronti dell’arrestato e tali da consentire al Giudice per le Indagini Preliminari di Cosenza, Giuseppa Ferrucci, di emettere il provvedimento di custodia cautelare in carcere sul conto del 33enne. Le indagini sono dirette dal Sostituto Procuratore, Giuseppe Visconti, con il coordinamento del Procuratore Capo Mario Spagnuolo e dell’Aggiunto, Marisa Manzini.

Quanto al 24enne roglianese, che si risiede a Cosenza e conta numerosi precedenti specifici, nella nottata del 24 novembre dell’anno scorso gli viene contestato di aver commesso una rapina ai danni della sala scommesse “Baraonda” di Rende, presentandosi armato di coltello e con il volto parzialmente coperto, e di aver aggredito un dipendente facendosi consegnare mille euro in contanti.

Anche nel suo caso gli investigatori avrebbero ricostruito vari elementi che imputano al giovane la presunta responsabilità del fatto e che hanno indotto il Gip Giuseppe Greco ad emettere anche nei suo confronti la custodia in carcere. In questo caso le indagini sono state dirette dal Sostituto Donatella Donato, con il coordinamento del Procuratore Spagnuolo e dell’Aggiunto Manzini. I due sono stati condotti nella la Casa Circondariale di Cosenza.