Rossano, accordo con l’Asp per ridurre il randagismo
Da una parte il governo del randagismo continuando a promuovere le adozioni con le associazioni di volontariato; dall'altra, avviare una urgente mappatura (oggi inesistente) dei randagi in circolazione; per intensificare la cattura (soprattutto dei branchi più pericolosi partendo da alcune zone delle città), far partire la sterilizzazione diffusa delle femmine e, quindi, il rilascio degli animali non pericolosi. Con una priorità precisa: arrivare in tempi celeri ad una progressiva decompressione del canile comunale.
Sono, questi, alcuni degli obiettivi e degli strumenti discussi e condivisi nel merito dall'amministrazione comunale di Rossano con l'Azienda Sanitaria Provinciale nel corso dell’incontro ad hoc promosso dall'assessore alla sanità Dora Mauro.
Al tavolo di confronto, svoltosi nei giorni scorsi, hanno partecipato, anche il Sindaco Stefano Mascaro, l'assessore all'ambiente Giovanni De Simone, il responsabile dell'ufficio ambiente Salvatore Lepera, la veterinaria Iole De Falco, la portavoce dell'associazione animalista Holly un angelo a Quattrozampe Priscilla Rinaudo, il direttore sanitario dell’Asp Francesco Giudiceandrea ed il responsabile del canile sanitario municipale Luigi Antonio Salatino.
“Per fronteggiare la saturazione dei due canili, rifugio e sanitario, entrambi occupati (per 213 posti complessivi) a garanzia del solo fabbisogno cittadino - precisa la Mauro - devono essere ulteriormente promosse le adozioni, che sono già importanti, a cura delle associazioni alle quali va anche in questa occasione il ringraziamento dell'Amministrazione Comunale”.
“Allo stesso tempo - continua - prendiamo atto dell'impegno assunto e formalizzato dall'ASP di mettere in campo, in sinergia con il Comune, tutte le iniziative propedeutiche all'avvio di una efficace campagna di sterilizzazione che interessi tutto il territorio, con particolare attenzione alle periferie”.
“È stato condiviso – prosegue – di destinare immediata attenzione ad alcune aree del territorio comunale, ad esempio a Sant'Angelo ed allo Scalo, dove sono state registrate e denunciate criticità maggiori e dove disagi più gravi potrebbero realizzarsi in vista dell'imminente stagione estiva”.
“Siamo purtroppo di fronte ad un fenomeno complesso ed esteso, che non nasce oggi ma che rischia tuttavia di diventare una vera e propria emergenza. Proprio per questo non soltanto è richiesto impegno e collaborazione da parte di tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti a vario titolo e sulla base delle diverse competenze ma, nel rispetto delle normative vigenti, si impone l'individuazione di soluzioni equilibrate, sobrie e di buon senso destinate a ridurre - conclude la Mauro - costi per l'ente pubblico e disagi e rischi per tutti: per le persone e per gli animali".